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Per gli spagnoli di As, Insigne al Barça è possibile. Il perfetto progetto vincente

La realizzazione dei sogni di tutto il clan Insigne. Fosse vero, avrebbe avuto ragione lui. Porti al Napoli la grande offerta dei catalani.

Per gli spagnoli di As, Insigne al Barça è possibile. Il perfetto progetto vincente

Fosse vero, avrebbe ed avrebbe avuto ragione. Da vendere. Ce ne scuseremmo tutta la vita, con Lorenzo Insigne. Lo scrive As, su di lui potrebbe esserci il Barcellona. Luis Enrique vuole un quarto uomo offensivo, e il “colpo” potrebbe essere rappresentato da «uno de los pilares del Nápoles», come scritto dal giornalista Manolete sul sito del quotidiano spagnolo.

Avrebbe avuto ragione il suo procuratore, che è andato in radio a reclamare uno stipendio alto, altissimo, come quello che può garantire il Barcellona. Avrebbe avuto ragione anche a parlare di progetto vincente, perché Barcellona è “il” progetto vincente. Se va malissimo, vinci la Liga e la Copa del Rey e arrivi in semifinale di Champions. Tutto giusto, tutto perfetto. Noi, che vogliamo il bene di Lorenzo, gli auguriamo che sia vero. Si realizzerebbero tutti i suoi sogni, e non siamo né ironici né facciamo dietrologia o doppio senso. Sarebbe tutto perfetto, per lui e il suo entourage. Lo stesso gruppo di lavoro che, secondo As, starebbe lavorando in maniera entusiasta (giustamente) per questo trasferimento.

Se tutto fosse vero e reale, tutti quelli del clan Insigne sono stati eccellenti nella gestione del fantasista napoletano. Serve solo una grande offerta, ora. Portacela, Lorenzo, e noi potremmo essere felici solo di aver dato un nostro prodotto alla squadra più forte del mondo. L’unica perla della scugnizzeria che entra nel luogo sacro della Masia, nell’espressione massimale della Cantera. Ti divertiresti, sicuro. Noi, intanto, ci leccheremmo le ferite di un altro addio dopo quello di Higuain. Colpa nostra, questa volta, perché non abbiamo voluto/potuto rinnovarti il contratto alle cifre che il Barcellona ti offre. E per non aver potuto offrirti la stessa qualità del progetto. Non siamo ancora come loro, non lo saremo mai. Ne diventeremmo ancora più coscienti.

Ah, un’ultima cosa. Tanti auguri, nel caso, per il turnover con Messi, Neymar e Suarez. Ne avresti bisogno.

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