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Io, tifoso zavorra, dico: “vendiamo Higuain, ora”. Ma poi i soldi lo stesso non li caccia

Io, tifoso zavorra, dico: “vendiamo Higuain, ora”. Ma poi i soldi lo stesso non li caccia
De Laurentiis

Caro Direttore, chi ti scrive è un tifoso zavorra, uno di quelli che secondo la tua narrazione quotidiana impedisce al Napoli di volare a cogliere le sue magnifiche sorti e progressive. E’ vero, siamo pesanti, incapaci di uscire dall’eterno inverno del nostro scontento.

E siamo pure ottusi. Hai voglia a spiegare, non c’è niente da fare, non capiamo. Ad esempio non capiamo quale sarebbe questo famoso Progetto – Napoli. Per favore, prova a spiegarmelo di nuovo, perché non capiamo come sia possibile prepararsi ad una stagione da Champions ingaggiando Tonelli e Giaccherini. Non capiamo soprattutto quale sia il budget di mercato previsto per questa stagione. E se non conosciamo questa cifra è anche perché nessuno di voi lo ha chiesto al presidente, nonostante un paio di conferenze stampa. Non risponderebbe, dirai tu. Vero, ma domandare è lecito e non rispondere sarebbe scortesia, l’ennesima del potenziale idolo di Wall Street.

Già, il budget, il mercato. Un’ossessione? Sì. Non può essere diversamente, perché in teoria è l’unica fase progettuale e costruttiva di una società che non sembra avere altro obiettivo al di fuori dei risultati della prima squadra. Non c’è altro. Vecchia solfa, la riassumo: no stadio, no strutture, no settore giovanile, no osservatori stile Udinese. Niente. Solo tanto bla bla bla. E allora, di che dovremmo parlare, se non di mercato? Da qui la perplessità di noi zavorre: come è possibile arrivare al 22 luglio con soli due acquisti, per di più due comprimari qualsiasi? Siamo enormemente al di sotto dei precedenti. Nel 2011, con la certezza della Champions, Aurelio impegnò una quarantina di milioni. Fece scelte sbagliate, ma insomma, un po’ di soldi li cacciò, prese Inler a 15 milioni, Britos a 9 (oddio, mi sento male), Dzemaili a 7 (nooo, ma perché?), Fernandez a 3, più una serie di fregature totali ma quasi gratis, tipo Donadel, Santana, Fideleff… E poi si fece prestare Pandev, che era ancora un buonissimo giocatore.

Stesso discorso nel 2013, quando il maxi incasso della cessione di Cavani permise operazioni brillanti, cose che ricordi bene perché la regia era del tuo idolo Rafael Benitez. Va detto che anche in quel caso la squadra restò largamente incompleta (tre centrocampisti in tutto, ma come si fa?), però lasciamo stare.

Torniamo a oggi. Che sta facendo l’uomo che ci ha tirato fuori dalla merda? Aspetta la cessione di Higuain? Quindi significa che senza quei soldi non si cantano messe, non si compra nessuno che non sia un Donati qualunque? Allora vendiamo il Pipita. Non ci crederai, ma la zavorra, questa entità sentimentale, anticapitalista, legata a vecchie logiche non più in vigore, dà il suo benestare. Sì, sono d’accordo, soprattutto perché la soluzione che porterebbe alla permanenza di Gonzalo è completamente priva di senso. Cioè, Higuain resta con ingaggio a 7,5 netti (15 lordi) e clausola sensibilmente ridotta (40 o 45 milioni) per potersi liberare tra un anno. Non sono un bravo imprenditore, a Wall Street le zavorre non hanno diritto di cittadinanza e le prenderebbero a pernacchie, ma due calcoli li so fare. Ti faccio un esempio facile facile: immagina di avere un bellissimo appartamento, che puoi vendere subito. La tua cifra è 940mila euro. Però un po’ tutti i potenziali acquirenti offrono di meno, 600 o 700 e vai buon’ tu. Allora tu decidi di tenerti la casa e di viverci dentro un altro anno pagandoci lavori di ristrutturazione per 150mila euri, per poi rivendere dopo 12 mesi a 450mila. Ti sembra conveniente? A me no. E credo che sarebbe d’accordo anche l’uomo che volle rivoluzionare il calcio italiano affidandosi a Tavecchio. Insomma, con la cessione di Higuain uscirebbero molte lacrime dai nostri occhi, ma entrerebbe una cifrona nelle casse della società. Si riaprirà a stretto giro quella cassa, per investire la cifrona e avere un Napoli ancora più forte? È questo il punto. Secondo me no, non caccia i soldi. E’ difficile rinforzare questa squadra… i giocatori non vogliono venire a Napoli… la società ha sparato alto… qua nessuno è fesso… il giocatore ha chiesto troppo… anzi no, non ha chiesto troppo ma non vuol cedere i diritti d’immagine… No, li ha ceduti ma non abbiamo fatto in tempo a firmare il contratto… e poi il bilancio, le cavallette… No, vabbé, qualcosa spenderà, ma buona parte del malloppo ce lo ritroviamo nel prossimo bilancio (forse). Scenario catastrofista, ma sai, noi zavorre siamo brutta gente, molto pessimista. Ti abbraccio, direttore. Ti abbraccio sinceramente, perché non sono quasi mai d’accordo con te ma credo nella tua onestà intellettuale, e tanto mi basta.

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