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Roma, rischio fair play finanziario: dopo Pjanic, deve vendere ancora

Roma, rischio fair play finanziario: dopo Pjanic, deve vendere ancora

Il racconto di H.G. Esposito, pubblicato ieri, sul De Laurentiis spendaccione. E oggi, con un timing perfetto, le notizie sulle difficoltà della Roma in chiave fair play finanziario. Secondo Gazzetta dello SportMessaggero, i giallorossi non avrebbero rispettato i paletti imposti dall’Uefa per il bilancio dedicato al giugno 2016.

Le notizie dei due quotidiani, riprese anche da Calcio&Finanza, prospettano altre cessioni dopo quella eccellente di Pjanic e quelle di contorno di Doumbia e Politano. Le plusvalenze generate da quest’affare non basteranno, infatti, a coprire il -30 milioni imposto dai parametri Uefa nei conti che interessano alla confederazione, che però si differenziano dal “bilancio” classico. 

Per capire come andrà a finire, però, bisognerà attendere il termine dell’estate e la redazione del bilancio annuale. Dopo l’approvazione, la dirigenza della Roma discuterà a Nyon di eventuali sanzioni, ma il pericolo pare comunque limitato: nel frattempo, i giallorossi proveranno a vendere un altro paio di calciatori (Ljajic e Iago Falque sono i primi indiziati) in modo da presentarsi all’incontro con l’Uefa con ulteriori dimostrazioni di “buone intenzioni”. Proprio per questo, è molto probabile che l’eventuale punizione non vada al di là di una multa di 4 milioni di euro. Difficile anche la limitazione della rosa, visto anche i termini di consegna delle liste (prima dell’analisi del bilancio). Intanto, però, resta la necessità di dover vendere per rientrare nei parametri senza ulteriori problemi e sanzioni. Teoricamente, e dopo Pjanic, non è una cosa che dovrebbe fare molto piacere ai tifosi giallorossi. 

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