L’appartamento affittato da Higuain a Torino stravolge la rassegna che include poco di buono per il Napoli: c’è anche Insigne.
Manlio Brosio è stato un diplomatico italiano, segretario generale della Nato dal 1964 al 1971. È lui il protagonista di questa rassegna stampa. In una piazzetta a lui intitolata, nel centro di Torino, Gonzalo Higuain avrebbe affittato un appartamento dopo averlo visto personalmente. La notizia è del Corriere della Sera e del Corriere del Mezzogiorno. Già ieri sera è rimbalzata sul web. Porta la firma di Marco Bardesono e Monica Scozzafava. Higuain dovrebbe chiudere il contratto con la Juventus entro le prossime 72 ore. Il Corriere scrive di massimo riserbo sulla natura dell’accordo tra le due società.
Anche Tuttosport apre su Higuain alla Juventus e dà notizia di uno sconto del Napoli, grazie a una clausola prevista dal contratto: 90 milioni e non 94.
Il resto non sono notizie allegre per il Napoli. La Gazzetta dello Sport sottolinea problemi di rinnovo anche con Insigne e Hamsik, oltre a uno scenario fosco per Gonzalo Higuain in azzurro. È un venerdì nero quello del Napoli che si riflette nei quotidiani del sabato. E, facendo un parallelo cinematografico, la tifoseria si proietta in un tranquillo week-end di paura.
Il mercato passa quasi in secondo ordine. C’è sempre Tolisso e – come lanciato dal Corriere dello Sport e anche da Repubblica – c’è il nome più caldo per il dopo Higuain: Carlo Bacca, centravanti del Milan, ex Siviglia, per cui i rossoneri vorrebbero trenta milioni di euro e il Napoli per ora ne offrirebbe venti più El Kaddouri.
Il clou resta Manlio Brosio, gobettiano, vicepresidente del Consiglio del governo Parri e ministro della Guerra col primo governo De Gasperi, repubblicano (nel senso che votò per la Repubblica al referendum del 1946) pur essendo liberale e antifascista. Manlio Brosio e Gonzalo Higuain.
