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I giornali non abboccano e fanno muro: Higuain è già juventino (o faccio sgomberare l’aula)

La rassegna stampa del Napolista. Le dichiarazioni di ieri di De Laurentiis e Marotta non traggono in inganno la stampa.

I giornali non abboccano e fanno muro: Higuain è già juventino (o faccio sgomberare l’aula)

“E insiste, e insiste” (cit.)

Addì 19 luglio 2016, è il giorno del muro contro muro. Non quello di Aurelio De Laurentiis contro la Juventus e la sua voglia di Gonzalo Higuain, ma è il muro dei giornali (non tutti) che non hanno creduto alla scena di ieri tra il presidente del Napoli e l’ad dei bianconeri Marotta. Nessuno però l’ha chiamata sceneggiata ed è già un passo in avanti; crediamo che la defezione sia dovuta al blasone sabaudo. Ma procediamo con ordine.

Seppure fermi alla convinzione che alla fine Higuain si vestirà di bianconero, la Gazzetta dello Sport oggi è costretta a una concessione mica da ridere. Prende atto che per arrivare a Gonzalone, la Juventus deve privarsi di Paul Pogba. Ed è già un passo avanti nella trattativa mediatica che procede di pari passo a quella reale – o presunta che sia. E così la Gazza sforna il titolo calembour Higua-in Pog-va. È comunque un passo avanti. La Juventus non è più presentata come la società che arriva, dà uno sguardo e mette mano alla sacca. Anche i bianconeri hanno un bilancio. E oggi la Gazzetta ne prende atto. E finalmente riconosce senza i soldi di Pogba, non si suona Piazzolla. Eppurtuttavia, si rifugia in un editoriale a firma Carlo Laudisa in cui è scritto nero su bianco che adesso sarà Gonzalo a scendere in campo: “La sensazione – scrive – è che l’attaccante sudamericano farà pendere la bilancia a breve. L’unico dubbio è se la sua uscita sarà pubblica o se tutto verrà risolto in un faccia a faccia con il suo attuale datore di lavoro”.

Chi non crede alla scena di ieri è invece Repubblica che scrive di “gioco delle parti” e che “si può affermare che la negoziazione è entrata nel vivo, anche se parte sulla base di una negazione”. Anche qui si fa perno sulla volontà di Higuain desideroso di andare a Torino. Repubblica sembra avere pochi dubbi. «La strategia è identica a quella che ha portato all’ingaggio di Pjanic: prima Marotta ha raggiunto l’accordo con il giocatore, poi ha fatto sapere in giro che l’avrebbe comprato solo con lo sconto, la Roma ha tenuto botta, ha scaricato la responsabilità del divorzio sul bosniaco, non ha trattato sulle contropartite e si è fatta pagare fino all’ultimo centesimo. Ha fatto bella figura con la gente, e ha preso i soldi. E la Juve ha avuto il rinforzo che voleva. Qui la differenza è che la cifra è molto più ingombrante, ma i bianconeri, che finora hanno pro- posto 70 milioni cash più uno o due giocatori tra Zaza, Rugani e Pereyra (tutti e tre rifiutati da De Laurentiis), hanno un piano per accumulare denaro attraverso le cessioni di Lemina, degli stessi Zaza e Pereyra, eventualmente di Mandzukic, addirittura di Bonucci e forse senza nemmeno il bisogno di sacrificare Pogba”. Quindi per Repubblica non c’è nemmeno bisogno di vendere Pogba.

In linea con Repubblica è Tuttosport che titola: “La commedia”. Ripetiamo, soltanto la presenza di Marotta ci ha salvati da “La sceneggiata”. Con un editoriale di Vaciago (non Giacomo) dal titolo: “C’è sempre una soluzione”. All’interno un titolo esemplificativo: “Juve-Higuain solo con i soldi. Ma si può fare”. Il che vuole dire che fino a ieri pensavano di chiudere l’affare senza soldi. Un ritorno al baratto, all’età della pietra, a una agognata società precapitalistica.

Il Corriere della Sera fa l’agnostico, e allora ci pensa il Corriere dello Sport a sfidare gli altri quotidiani e a seguire il titolo della nostra rassegna stampa di ieri e a trasformare l’«Io nun moro» di Aurelio-Aldo Fabrizi nell’«Io non tratto» di Aurelio De Laurentiis. Con un editoriale rivoluzionario dal titolo: “Una prova di forza sul mercato” che si chiude con una frecciata a Gonzalo Higuain. “Ha diritto la società bianconera di andare avanti, soprattutto se avesse già il sì di un giocatore che al momento non apre bocca: ecco, se Napoli deve proprio dubitare, dubiti della fedeltà del suo centravanti piuttosto di quella del presidente”.

L’unico giornale a riportare nel titolo gli applausi ricevuti da De Laurentiis a Dimaro è il Corriere del Mezzogiorno spalleggiato dal Corriere dello Sport che dedica un articolo all’ingresso trionfante del presidente del Napoli sul campo di gioco.

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