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Comprando Icardi, il Napoli darebbe una risposta politica al Nord

Sottrarre all’Inter il suo capitano toglierebbe l’onta del (ben pagato) ratto di Higuain, dimostrerebbe la forza economica del Napoli di De Laurentiis

Comprando Icardi, il Napoli darebbe una risposta politica al Nord

“E ‘l modo ancor m’offende” scrive il Poeta e pensa il cittadino napoletano. L’acquisto di Higuain da parte della Juve, forse l’affare del secolo per le casse del Napoli calcio e del suo presidente Aurelio de Laurentiis, dà  vigore a quella parte della tifoseria e della cittadinanza che allo stadio e nelle urne è convinta che questa metropoli, una volta capitale europea, sia ormai ridotta a terra di conquista e di acquisto da parte dei nordisti.

In realtà, i soldi che la Juve versa per portare il Pipita a Torino, trasforma la società azzurra in una miniera d’oro, capovolgendo il luogo comune che da queste parti si pensa solo al calcio e poco agli affari. Restano a perenne ricordo della follia calcistica all’ombra del Vesuvio i due miliardi sborsati al Bologna per Savoldi da parte del Napoli di Ferlaino: “Con tutti quei soldi avrebbero potuto costruire ospedali e strade”, scrissero autorevoli quotidiani.

Ma oltre il dato economico che, comunque la pensiate, è tutto colorato di azzurro, è pur vero che acquistare il campione più rappresentativo della squadra che per un po’ è stata l’unica vera rivale per la conquista dell’ultimo titolo di campione d’Italia, offende quegli artefici della Napoletanità, sopra e oltre tutto, quando in palio c’è il triangolino tricolore. Gente che allo stadio una volta ci andava con le bandiere Confederali e lasciava gli istinti sudisti sugli spalti e oggi ci va con i vessilli borbonici, coltivando un’identità politica oltre il tempo di una partita o di un coro.

Una percentuale non più trascurabile, che un giorno all’improvviso è uscita fuori dalla ghettizzazione extraconsiliare ed ha ottenuto alle ultime amministrative risultati più lusinghieri del Partito Democratico, è che su questa base sta organizzandosi essa stessa in partito per tentare l’avventura nazionale. Facile immaginare i ricami politici e revanchisti buoni per il prossimo confronto elettorale.

Beppe Savoldi in un Napoli-Juventus

Beppe Savoldi in un Napoli-Juventus

Ma questa storia di sborsare 94 milioni e rotti per comprare un’idea, sia pure calcistica, è una cosa che offende la napoletanità di ogni cittadino, anche di coloro che non hanno nostalgie verso un passato che prima dell’Unità era più ombre che luci. Ecco, il punto è proprio questo.

Insomma, la Juve ha preso Higuain come negli anni ’70 prelevava Tardelli dal Como o negli anni ’80 Schillaci dal Messina, città che, con rispetto parlando, non possono competere con la metropoli del Sud.

Ma come evitare che la sottrazione (ben pagata) di Higuain possa gettare questa città ancor più in quell’oscuro isolamento in cui è piombata nell’ultimo quinquennio?

Calcisticamente non sono in grado di indicare quale sia l’acquisto con cui De Laurentiis ed il suo staff tecnico possono sopperire alla perdita. Gli addetti ai lavori, su queste pagine, potranno sicuramente dare indicazioni più plausibili e meglio motivate. “Politicamente” non ci sono dubbi, il nome è uno solo: Icardi. E non perché il centravanti interista sia di ben 6 anni più giovane del nuovo attaccante della Juve, e neanche perché andato via un argentino, ne arriverebbe un altro che ha in pratica la media di un gol ogni due partite, pur senza aver avuto al suo fianco alcuni degli esterni più forti d’Europa. Queste sono solo giustificazioni più o meno tecniche. Maurito in azzurro, al netto di Wanda, avrebbe un che di rivoluzionario. Con l’acquisto del capitano del team che attualmente è leader di Milano, Napoli e la sua squadra potrebbero lavare l’onta dell’affare Higuain a suon di milioni. Insomma, per almeno una volta in Italia, Nord e Sud sarebbero uniti dalla capacità di spendere e spandere nel nome di un’unica passione. Forse solo così ’l modo dell’addio di Higuain offenderebbe di meno i tifosi azzurri e getterebbe nello sconforto i molti interisti napoletani.

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