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Conte: «Non mi sono mai sentito appoggiato, lascio anche per questo»

Conte: «Non mi sono mai sentito appoggiato, lascio anche per questo»

Dichiarazioni fortissime per Antonio Conte in conferenza stampa. Al termine di Germania-Italia, il ct azzurro ha parlato della decisione di lasciare della Nazionale, ma si è anche tolto alcuni sassolini dalla scarpa in riferimento al suo biennio azzurro.

La più grande vittoria di Conte.

Aver lavorato con questo gruppo è stato fantastico. Questi ragazzi hanno dato veramente tutto, quando capita così nessuno può rimproverarti nulla. La gente appreza quando vede lavoro, sacrificio, entusiasmo. Penso che questi siano i valori migliori da trasmettere durante le partite.

L’eredità che lascia in Nazionale.

Mi sono sbattuto fino all’ultimo per spostare anche la Coppa Italia, io lascio una piccola macchina da guerra. Abbiamo costruito quello che volevamo, oggi ne abbiamo avuto la dimostrazione. Contro una fortissima  abbiamo avuto la dimostrazione che eravamo una squadra tosta e tutti ci rispettavano. Serve amore per la nazionale, spero che questo messaggio sia passato nonostante l’eliminazione.

Il rimpianto di lasciare l’azzurro.

Penso che la decisione di andarsene dopo due anni sia stata presa in anticipo, maturata in anticipo. Non nego ci sia stato un momento in cui avrei voluto l’opportunità di continuare, però di fronte ad alcuni fatti non ho potuto soprassedere. Ho preferito così. Sinceramente non vedevo nessuno al mio fianco, compresi i giornalisti, sono sempre io a far la guerra contro tutti. Non mi sono sentito appoggiato. Ho sempre lavorato in funzione della squadra, non per me. Avevo il presidente che mi è stato vicino sempre, però fino a un certo punto. Mi auguro che questa biennio  dia i suoi frutti, che in futuro ci sia spazio anche per la nazionale.

I rigori per battere la Germania.

Penso che la Germania avesse un grande rispetto per l’Italia, e il fatto che abbiano cambiato il modulo di gioco significa proprio questo. È stata una gara dura sotto tutti i punti di vista. Lasciano qualcosa di importante, abbiamo dimostrato che volere è potere e che con il lavoro si possono ottenere risultati impensati. Dispiace uscire così, ai rigori eravamo in vantaggio prima del quarto penaly, però va avanti una squadra fortissima. Tenergli testa ci dà una piccola soddisfazione, noi ci credevamo, la delusione alla fine era tanta.  Andiamo a casa sereni, abbiamo dato tutto quello che potevamo, due anni fantastici, belli, culminati in un mese e mezzo incredibile. Non finirò mai di ringraziare tutti e ventitré, lo staff, i medici, i magazzinieri. Si era creato qualcosa di magico.

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