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Anche Strinic si è ammutinato, ha detto di voler andare via. Ma nessuno se n’è accorto

Anche Strinic si è ammutinato, ha detto di voler andare via. Ma nessuno se n’è accorto

Fa una tenerezza infinita solo a pensarci, Ivan Strinic. Che, evidentemente, è vittima di un disegno divino. Di un vero e proprio attacco della sorte. Ce lo immaginiamo concentrato e scuro in volto, che rimane serio mentre rilascia la sua intervista. Quella che deve essere la sua intervista e non un’intervista qualunque. Il momento in cui sbatte i pugni sul tavolo, fa sentire la propria voce.

Ha giocato solo 5 partite di campionato, Ivan Strinic. Pochissime, stava effettivamente rischiando di perdere gli Europei. Ce lo immaginiamo, biondo e corrucciato, mentre racconta al giornalista o alla giornalista di Sportske Novosti di voler lasciare Napoli perché sottostimato da Sarri. Sarà successo ieri. Ivan Strinic chiama per un’intervista o viene interpellato, decide che è il momento di fare casino e affondare il colpo.

Dice cose così, Ivan Strinic da Spalato. Frasi dure: «L’ultima annata è stata durissima per me, a Napoli ho giocato poco e per questo stavo per perdere la convocazione agli Europei. Non voglio vivere una situazione simile perchè ho intenzione di continuare a giocare in Nazionale, ma sono consapevole che questo è possibile solo giocando di più nella mia squadra di club. Per questo, quest’estate, voglio cambiare aria». Un ammutinamento in piena regola, un addio che era annunciato ma che adesso si palesa in un vero e proprio attacco al potere. 

Ce lo immaginiamo, Ivan Strinic al termine di questa intervista. Una notizia d’apertura di un giorno piatto, una tegoletta che gravita sulla testa di un club che, a sua volta, ha a che fare con tanti altri casi Strinic, più o meno noti o più o meno gravi: è già arrivato il turno di Koulibaly, Hamsik è incerto da giorni. Ma oggi è il mio giorno, pensa Ivan Strinic dopo aver parlato a Sportske Novosti

L’incontro con il/la giornalista deve essere avvenuto ieri. Ieri pomeriggio, magari. Strinic sa che il suo caso diventerà di dominio pubblico, anzi è quello che voleva. Ha anche ragione, dal suo punto di vista. Il terzino titolare della Croazia non può essere una riserva, non può esserlo più. Strinic torna a casa, è in vacanza. Apre il cellulare, pensa che domani la notizia in apertura sarà quella del suo ammutinamento. Ora, però, in apertura c’è qualcos’altro. Fammi vedere cos’è, dai. Fammi vedere chi oggi sta occupando il posto che sarà mio domani. Nicolas Higuain, fratello e procuratore di Gonzalo… Il resto lo conosciamo.

Povero Ivan Strinic. Non se lo filerà nessuno, ma proprio nessuno, anche domani. Anche dopo che ha sbattuto i pugni sul tavolo, che ha fatto casino e si è ammutinato. Qualche citazione così, distratta. “Per la cronaca”. Ivan Strinic è riuscito a essere comprimario anche oggi che doveva essere protagonista. Non riusciamo a volergli male per questo voltafaccia, ci fa troppa tenerezza. Il giorno di Ivan Strinic che poi è diventato di qualcun’altro. Questo è un destino, il suo. Ineluttabile. 

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