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La Gazzetta e la rivolta social per Insigne: il talento partenopeo è la nuova edizione del ‘Mitt a Cassano!’

La Gazzetta e la rivolta social per Insigne: il talento partenopeo è la nuova edizione del ‘Mitt a Cassano!’

Fiorello, ma anche tanta gente comune. Il fronte di liberazione per Lorenzo Insigne è largo e si è allargato a dismisura dopo i quindici, brillantissimi minuti giocati dal talento di Frattamaggiore contro l’Irlanda. Una prestazione breve ma intensa, che ha convinto tutti. Sui social, infatti, è partito il tam tam per provare a far tornare Conte sui propri passi: lo showman siciliano, che ha salutato con ardore il suo ingresso in campo; e poi gli appassionati, di Napoli e non solo.

La Gazzetta scrive un pezzo su questa rivolta in rete che sostiene il mini-fantasista napoletano, in cui lo paragona al Cassano chiamato a gran voce nelle precedenti esperienze europee e mondiali, con Lippi e Prandelli. Leggiamo: «Sono allora bastati una serpentina, un tunnel e un destro a girare sul palo per risvegliare violenta la Insigne-Mania. Il giorno dopo sono piovuti consiglio più o meno amichevoli al ct: “Conte, metti insigne”. Una volta toccava a Lippi e Prandelli, “Mitt a Cassano!”».

E invece, niente. O meglio, chissà: i quindici minuti contro l’Irlanda, la probabile panchina contro la Spagna. Però, qualcosa sembra essere cambiata rispetto a qualche giorno fa. Lo scrive anche Mirko Graziano nel suo pezzo: «Il piano di conte è quello di utilizzare Insigne soprattutto come asso pigliatutto, a una mezzoretta dalla fine, nell’ambito di un 3-4-3 di emergenza o anche come seconda punta libera di muoversi lungo tutto il fronte offensivo. […] Nel frattempo, il genietto ha messo la frecca e nelle gerarchie di Conte, adesso, è subito dietro la coppia titolare Eder-Pellé».

Il vento sembra cambiato, è lo stesso Insigne a mostrare e dimostrare che non è più come ieri: «È carico, ha fame di minuti, e basta un niente per accenderlo. Come nella notte di Lilla, quando sono state scintille a distanza con una giornalista che gli chiedeva di fermarsi a parlare nella zona mista. Nulla di che, sia chiaro, solo buoni segnali per Conte, che ha bisogno di gente assatanata». Insigne, nonostante un fisico non proprio da corazziere, sembra pronto alla missione. Speriamo solo possa essere effettivamente inviato sul campo di battaglia.

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