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Palermo-Napoli è lo scudetto di Zenga, la palombella di Zauli e tantissimo Marek Hamsik

Palermo-Napoli è lo scudetto di Zenga, la palombella di Zauli e tantissimo Marek Hamsik

La Trinacria rosanero, per dirla alla Magna Grecia, non è terra promessa per il Napoli. Pessimo, infatti, il resoconto dei precedenti delle sfide tra il Palermo e la squadra azzurra in terra di Sicilia: su 21 match totali, 8 vittorie palermitane e 8 pareggi. Dei 5 successi azzurri, solo 2 sono arrivati in tempi recenti, nella stagione 2011/2012 e in quella successiva. Per il resto, tante delusioni e pure qualche bella ripassata di quelle che non si dimenticano. Ecco una piccola compilation, che per ragioni squisitamente statistiche non poteva che essere colorata di rosanero.

16/11/2003, Palermo-Napoli 4-0

È il momento più brutto di sempre per il calcio a Napoli, e lo vedi e lo capisci anche da una maglia indecisa tra blu e azzurro. Il Palermo, invece, vive quelli che forse sono i giorni più esaltanti della sua storia: Silvio Baldini in panchina, Luca Toni in avanti, Corini in regia, Fabio Grosso largo a sinistra. E soprattutto Lamberto Zauli, l’unico personaggio e l’unica giocata di cui parleremo riferendoci a questa partita. Che è un vero massacro, all’esordio, per il nuovo allenatore del Napoli Gigi Simoni.

Siamo già sul 2-0 nel secondo tempo, hanno segnato il difensore Ferri e, ovviamente, Luca Toni. L’ex fantasista di Vicenza e Bologna, quando l’arbitro Racalbuto ha fatto riprendere il gioco da appena due minuti, accarezza la palla fuori area, leggermente decentrato a destra. Un tocco per controllare, poi il pallonetto fantastico che (il mitico) Manitta può solo cercare di annusare. Gol, tre a zero. Segnerà ancora Toni, ma la partita finirà lì. Il Palermo cambierà allenatore (toh!), ma filerà in carrozza verso la Serie A. Il Napoli, invece, fallirà. 



8/2/2009, Palermo-Napoli
2-1

Edi Reja è all’inizio della crisi che lo porterà all’esonero dopo Napoli-Lazio: ha perso a Verona col Chievo, in casa con la Roma, ancora a Firenze e si è fatto rimontare due gol in casa dall’Udinese. Il Napoli, probabilmente, inizia a pagare in quei giorni la preparazione anticipata per via dell’Intertoto giocato in agosto, che ha condotto gli azzurri al ritorno (effimero) in Coppa Uefa e ha lanciato un inizio sprint in campionato, via via scemato a causa di una rosa non ancora pronta a un reale salto di qualità.

Il Palermo è squadra più pronta, più rodata, viene da quattro successi di fila e va in vantaggio subito. Due minuti, infatti, bastano a Miccoli per pescare in area il mugnanese Migliaccio, bravo a battere Iezzo in spaccata. Al 12esimo, è già 2-0: ancora Miccoli sulla sinistra, azione ubriacante su Cannavaro e cross al centro per Fabio Simplicio, che tocca la palla verso un primo male coperto maluccio da Navarro (!). Il Napoli ci prova, trova un bellissimo gol a giro di Hamsik, ma c’è ancora differeza tra azzurri e rosanero. Vittoria meritata, Reja sempre più nel baratro. Ballardini e il suo Palermo arriveranno ottavi.

23/8/2009, Palermo-Napoli 2-1

Il primo “vero” Napoli di Donadoni, dopo l’assaggio amarostico dell’anno precedente, inizia la sua corsa al Barbera. Di fronte ci sono il Palermo e il suo nuovo mister Walter Zenga, che in una conferenza stampa passata agli annali ha dichiarato di voler «mentalizzare i calciatori a vincere lo scudetto».

Il Napoli gioca una partita gagliarda, eccellente. Una prestazione di squadra veramente apprezzabile, vanificata da una marcatura superficiale di Maggio su Cavani, lesto ad approfittarne e battere a rete, e da un ingenuo sgambetto di Zuniga in area ancora su Cavani. Il rigore trasformato da Miccoli riporta in vantaggio i siciliani, perché in mezzo c’è stato un bel go lda fuori di Hamsik, che da queste parti è una sentenza. Intorno a questi episodi, un gol annullato e due pali per gli azzurri, che escono sconfitti ma non battuti. Donadoni non ripeterà altre prestazioni così, finendosi per impappinare in un pessimo rendimento esterno e in un tristissimo 0-0 al San Paolo con l’Udinese. Sarà sostituito da Mazzarri. Zenga, da parte sua, farà pure peggio. Non vincerà lo scudetto e verrà sostituito da Delio Rossi.

26/8/2012, Palermo-Napoli 0-3

A tre anni di distanza, un nuovo esordio in campionato per gli azzurri al Barbera. I rapporti di forza sono completamente ribaltati, a Napoli si parla davvero di inseguimento alla Juventus e di lotta scudetto. Del resto, Mazzarri è ancora in panchina e la cessione di Lavezzi è stata assorbita dal ritorno alla casa base di Insigne e dal tentato rilancio di Pandev. E poi ci sono Cavani e Hamsik.

Proprio lo slovacco mette il punto esclamativo sul primo tempo con un gol che rientra nella top five della sua esperienza napoletana: splendido destro a salire sul primo palo, che detta così sembra un errore del portiere e invece è una conclusione bellissima e imparabile. Dopo un primo tempo neanche tanto negativo, il Palermo della ripresa praticamente non esiste: il Napoli imperversa, trova il raddoppio con Maggio e poi il terzo gol con Cavani, servito con un passaggio millimetrico dal buon Edu Vargas. Tutto bello per il Napoli, che chiuderà secondo dietro una Juventus non ancora realmente alla portata. Il Palermo, dopo appena due partite, caccerà Sannino e inizierà a offrire la sua panchina a chiunque passi da Palermo. Finirà in Serie B. Quasi quattro anni e mezzo dopo, il contesto rosanero ricorda proprio quell’annata. Ora tocca a Novellino, un ex napoletano per un altro Palermo-Napoli.

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