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Palermo ieri: ovvero Iachini, Zamparini e una giornata di follia

Palermo ieri: ovvero Iachini, Zamparini e una giornata di follia

Il Napoli giocherà domenica sera a Palermo una partita decisiva per la corsa scudetto. E non sa quale squadra si troverà ad affrontare. O meglio, non sa chi ci sarà ad allenarla, e soprattutto con quale spirito. 

La giornata di ieri, infatti, segna probabilmente quello che è un punto di non ritorno, di rottura definitiva nel rapporto tra l’attuale tecnico rosanero, Beppe Iachini, e il presidente Maurizio Zamparini. Iachini era già stato esonerato durante questa stagione, dopo la dodicesima giornata. Era arrivato Ballardini, a sua volta sostituito dall’argentino Schelotto, sprovvisto di patentino e quindi a sua volta impossibilitato ad andare in panchina. Al suo posto, Giovanni Tedesco. Poi la fuga dell’ex ala del Boca e il ritorno di Iachini, che a tutti era parsa la soluzione più logica. 

A tutti tranne che al presidente Zamparini, che dopo la sconfitta con l’Inter ha accusato il suo tecnico di «non far giocare a calcio la squadra». Altro giro, altra corsa: Iachini, per tutta risposta si è rifiutato di dirigere l’allenamento di ieri e ha presentato le sue dimissioni al patron dei rosanero, che respinto la richiesta di Iachini invitandolo a ritornare sui suoi passi. L’ha fatto con queste parole, rilasciate a Radio24: «Perché cazzo devo avere una squadra e stare zitto? Iachini è un deficiente che fa giocare male la squadra, perde le partite e nelle ultime 13 ha fatto una media di 0,7 punti a partita e non accetta nemmeno che gli diciamo, ‘Cazzo, cerca di mettere bene la squadra in campo’. Iachini mette la squadra male in campo. Ha una mentalità perdente e non gliene frega un cazzo. È in scadenza di contratto e avrà già un accordo con un’altra squadra. Se ne vuole andare, ma stiamo provando a fermarlo insieme ai calciatori. Intanto, però, chiamo Ballardini e vedo se è disponibile a tornare». Sì, è tutto vero. Anche se è assurdo.

In serata, un altro cambioverso. Parlando a Sportitalia, Zamparini ammette di aver ufficialmente respinto le dimissioni del tecnico e pretende a voce alta «che Iachini torni ad allenare a partire da domani». La chiusura della giornata è sul suo ruolo in società: «Non mi va che venga detto che sono io a far retrocedere il Palermo. Mi sono stufato, devo fare l’imprenditore e metterò una persona al mio posto. Ho chiesto a Trapattoni di fare il presidente, mi ha detto di no, ma la prossima settimana arriverà un personaggio simile al Trap che seguirà la squadra ogni giorno, visto che io sono distante». 

Domani, anzi oggi, è già mercoledì. Domenica si gioca Palermo-Napoli. Ma questo sembra essere l’ultimo dei problemi.

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