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«Napoli are not in crisis»: l’analisi di James Horncastle su Espn

«Napoli are not in crisis»: l’analisi di James Horncastle su Espn

Credere nel Napoli più dei napoletani stessi, pur vivendo lontanissimo dalla città. È la storia strana di James Horncastle, esperto di calcio italiano per Espnfc, blog calcistico della piattaforma Espn. È uscita oggi una sua analisi, e già il titolo è abbastanza eloquente: «Napoli are not in ‘crisis’ as Serie A title race with Juve remains wide open». 

Il pezzo, all’interno, spiega un po’ la situazione complicata in cui è finita la squadra azzurra dopo Juventus-Napoli. Una partita che, secondo Horncastle, il Napoli non meritava di perdere: «È ancora piuttosto divertente sentir parlare di una squadra in crisi: meno di un mese fa, il Napoli ha battuto un record di vittorie consecutive che durava dal 1988. Un tiro deviato all’88esimo, insieme a un colpo di alluce di Bonucci, è stata l’unica cosa che ha separato la squadra di Sarri da un risultato positivo a Torino. Più di duemila i tifosi che hanno aspettato la squadra a Capodichino, alle 2.30 del mattino, per far sapere ai giocatori che sono stati orgogliosi di loro nonostante la sconfitta».

Non c’è solo Juve-Napoli, ma anche tutto il resto del febbraio nero vissuto dagli azzurri: «L’eliminazione dall’Europa League è stata troppo sfortunata. Pepe Reina avrebbe potuto fare qualcosa in più sulla punizione di Suarez all’andata, ma il gol in trasferta segnato da Pina è stato un autentico colpo di fortuna. Il pareggio in casa contro il Milan, una delle squadre più in forma d’Italia, è arrivato dopo una partita in cui la squadra azzurra ha tirato 19 volte verso la porta avversaria. L’unica partita un po’ più fortunata è stata quella di Firenze, anche se il Napoli avrebbe potuto anche vincere se Tatarusanu non avesse fatto il campione con un fantastico doppio salvataggio su Callejon e Higuain. Insomma, prestazioni di gran lunga migliori di quanto suggeriscano i risultati: solo la Vecchia Signora e Lady Luck sono riusciti a fermare questa squadra. Tanto che Reina, a chi gli ha domandato se il Napoli fosse ancora in corsa per il titolo, ha risposto senza battere ciglio: “Senza dubbio”».

Poi, la domanda: «So why is everyone on the outside pessimistic about Napoli’s chances?». Appunto.

L’analisi si conclude con dei passaggi sul turnover («La rosa della Juventus è più profonda: ad esempio Simone Zaza, il quarto attaccante bianconero, è entrato in campo e ha segnato il gol decisivo»), sulle poche rotazioni di Sarri, sulla stanchezza dei calciatori azzurri e sulla difficoltà ad andare in gol oltre Higuain. Insomma, le criticità che già conosciamo del Napoli e sul Napoli. Niente di più, niente di meno. Roba che però può essere in qualche modo “mitigata” da un calendario che diventa più agevole, da qui alla sfida di San Siro con l’Inter. E che potrebbe riportare il Napoli a stretto contatto con i bianconeri e con Allegri, uno che ha pronunciato le seguenti parole: «Se la Juventus avesse vinto lo scudetto domenica, avremmo visto una festa che in realtà non c’è stata». Per Horncastle, il Napoli «farà in modo che la Juve lavori tanto per prepararla, questa festa». Lui ci crede ancora.

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