Anche in Olanda problemi tra tifosi e forze dell’ordine. Il motivo, questa volta, è stata una protesta dei tifosi del Feyenoord, storica squadra di Rotterdam vittima di una crisi di risultati da un punto nelle ultime otto giornate di Eredivise. Secondo i supporter del club, la colpa di questo momento tanto negativo sarebbe della società, e in particolare del direttore generale Eric Gudde. Ecco quindi la protesta, organizzata su gruppi creati sui social network: una marcia dal campo di allenamento della squadra fino allo stadio, il de Kuip di Rotterdam. Nella protesta, pure un elemento scenico: i tifosi avrebbero dovuto marciare con in mano dei semplici cartoni, per simboleggiare l’invito alla società a fare i bagagli.
La protesta, come riportato su Copa90, doveva essere ed è stata pacifica e non violenta. Però, poi, qualcosa è andato storto. La polizia, in tenuta antisommossa, ha costretto il gruppo di tifosi a indietreggiare, per poi chiuderlo in un vicolo e costringere ogni manifestante a farsi identificare tramite l’esibizione del documento. Tutti coloro che si sono rifiutati, sono stati arrestati. Sono state scattate foto segnaletiche e, dopo, anche i manifestanti che si sono fatti identificare sono stati portati alla stazione di polizia.
Secondo la polizia di Rotterdam, i motivi alla base di questa condotta da parte degli agenti sarebbero da ricrercare negli scontri avvenuti lungo le vie di Rotterdam, smentiti dai media locali. Un secondo comunicato chiarirebbe che i provvedimenti sono scattati a causa della mancata autorizzazione concessa alla manifestazione e allo spostamento anche pacifico dei partecipanti. Ecco un video di MediaTvnl su quanto accaduto a Rotterdam.
