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Il Napoli esce dall’Europa (tra gli applausi). Il malato non è grave ma ha un’influenza che non passa

Il Napoli esce dall’Europa (tra gli applausi). Il malato non è grave ma ha un’influenza che non passa

La diagnosi non è facile, il Napoli ha un’influenza che non riesce a passare ma è difficile risalire alle cause. Dopo la Coppa Italia, gli azzurri escono anche dall’Europa League. E lo fanno ai sedicesimi di finale contro il Villarreal. Al San Paolo il Napoli non riesce ad andare oltre l’1-1 e abbandona la competizione in cui lo scorso anno ha conquistato la semifinale. È la quarta partita consecutiva, tra Europa e campionato, senza vittorie, la quarta consecutiva con gol subiti.

La diagnosi non è facile perché ancora una volta il Napoli non ha demeritato, anzi. Eppure è uscito senza riuscire a vincere, una maledizione che ci accompagna da quel sabato sera allo Juventus Stadium. Né si può dire che il Napoli abbia sottovalutato la partita, come ad esempio accaduto contro l’Inter in Coppa Italia. Sarri ci credeva e lo ha fatto capire dalla formazione che ha messo in campo. È vero che mancavano cinque titolarissimi – Koulibaly, Ghoulam, Allan, Jorginho, Callejon – ma ha schierato sia Hamsik che Higuain dal primo minuto. Il primo ha giocato una signora partita dimostrando di essere tutt’altro che stanco; il secondo, invece, sotto tono.

Un po’ come accaduto due anni fa contro il Porto, il Napoli avrebbe meritato di più nel primo tempo. Non è bastato il gol segnato dopo appena 17 minuti né almeno tre occasioni da gol e un palo colpito grazie a una quasi autorete. Non è mancato il gioco spumeggiante, almeno fino al 55esimo. Dopodiché, al pareggio degli spagnoli, con un tiro diabolico (probabilmente un cross sbagliato) che Reina ha visto inabissarsi dietro le sue spalle, la squadra ha accusato il colpo e si è affievolita anche se qualche altra chance l’ha avuta. È finita con gli ultras che hanno ripresi i cori contro De Laurentiis, zittiti dal resto dello stadio che invece ha applaudito. All’applauso finale si sono uniti tutti. Lo stadio non era affatto pieno, 24mila gli spettatori paganti.

La cronaca. Il Villarreal parte meglio. Marcelino schiera i suoi col 4-4-2, molto dinamici e compatti. Tanti palloni passano per Suarez il giustiziere dell’andata. Il Napoli fatica a entrare in partita. Al 14esimo gli spagnoli vanno vicinissimi al gol: Soriano approfitta di un passaggio orizzontale sbagliato da Strinic e serve Bukambu che si presenta solo davanti a Reina. Come all’andata il portiere evita il gol riuscendo a chiudere lo specchio della porta all’attaccante. L’azione prosegue e Musacchio calcia di sinistro quasi a botta sicura, deviato in angolo.

Per una volta, quando meno te lo aspetti, il Napoli passa in vantaggio. Lancio per Higuain imbottigliato tra i difensori centrali, Ruiz respinge di testa e sulla palla si avventa Marek Hamsik che non ci pensa due volte e di destro al volo batte Areola. Al 17esimo minuto il Napoli ha pareggiato il conto dell’andata.

A questo punto comincia un’altra partita. Il Villarreal sparisce dal campo, non si rende più pericoloso mentre il Napoli acquisisce sicurezza e sfiora piùvolte il raddoppio. Già al 21’, sempre allo stesso modo. Insigne, che si è spostato adestra, lancia in area per Hamsik anche lui anticipato di testa e il rinvio arriva sul sinistro di Higuain che calcia prontamente ma alto. Al 25esimo ammonito Rukavina che stende Mertens lanciato in porta anche se a centrocampo. Un brutto fallo da dietro, Hamsik protesta, vorrebbe il rosso e viene ammonito anche lui. Sul cartellino dell’arbitro finiscono anche David Lopez e Bruno Soriano.

Sul finire del tempo, il Napoli si rende più volte pericoloso a sinistra lungo l’asse Strinic-Mertens. Prima il croato viene imbeccato da un passaggio sontuoso di Hamsik (gran primo tempo il suo) ma il cross viene deviato in angolo e subito dopo un cross di Mertens dalla stessa posizione viene deviata sul palo da Musacchio.

C’è ancora il tempo per un contropiede del Napoli con Mertens che fa 25 metri palla al piede, incrocia di destro, di pochissimo fuori.

Secondo tempo. Il Napoli parte bene anche se non riesce a rendersi pericoloso per errori nell’ultimo passaggio. Poi qualcosa cambia. Al 56esimo il Villarreal va vicino al pari con Rukavina che va sul fondo dalla destra e mette al centro rasoterra, Reina riesce a respingere con una mano pr fortuna non sui piedi di un attaccante del Villarreal. Due minuti e gli spagnoli pareggiano con un sinistro maligno di Pina, un tiro che sembrava un cross e invece si è insaccato alle spalle di Reina che ancora una volta subisce un gol strano. Boato in Tribuna Posillipo dei tifosi spagnoli con sciarpe e palloncini gialli.

Sarri cerca di correre ai ripari. Al 64esimo entra Maggio ed esce Strinic e sposta Hysaj a sinistra. Il Napoli non è più quello del primo tempo. Ha accusato il colpo. Anche se le occasioni non mancano. Al 69esimo triangolo Mertens-Hamsik, il belga si invola a sinistra, mette al centro e David Lopez tira alto. 

Al 71esimo bella combinazione Higuain-Mertens, apertura per Insigne che da destra, appena dentro l’area, calcia ma il portiere compie una bella parata deviando in angolo. Dal corner altro tiro, di Mertens, e altra deviazione di Areola.

C’è ancora tempo (74’) per Higuain di calciare alto di sinistro in area di rigore. Nemmeno la carta Gabbiadini – al posto di David Lopez – cambia la partita. C’è ancora tempo per un destro di Jorginho al volo e fuori di poco su assist di Higuain. Finisce qui l’avventura europea del Napoli. Di certo un brusco passo indietro dal punto di vista del risultato. Adesso c’è il campionato e il Napoli già lunedì a Firenze deve dare una risposta importante per scacciare i fantasmi e non rendere questa influenza qualcosa di più preoccupante.

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