’O bbuono
Ottava vittoria consecutiva (record che ha superato le 7 vittorie dell’era Maradona) e ventiquattresimo gol di Gonzalo Higuain. Risultato sofferto per l’impazienza di trovare il vantaggio ma mai in discussione nel gioco. A Napoli è arrivato il Carpi: l’anticalcio. Sarà pur vero che chi viene a Napoli e cerca di giocare (tipo Empoli) ne prende cinque ma, signori, è vergognoso giocare dall’inizio con lo schema 1-10 con tutti dietro la linea della palla. Quindi oggi non era facile. Il Napoli con pazienza ha continuato a giocare e ad attaccare con numerose occasioni da gol fallite per poco (Higuain, Insigne, Callejon). Inoltre inizialmente siamo stati danneggiati dal mancato nettissimo rigore su Callejon che avrebbe potuto sbloccare il risultato e mettere la partita su un altro binario. Inoltre non dimentichiamoci un gol di Callejon annullato per un fuorigioco inesistente (segnalato dallo stesso guardalinee che non aveva visto il rigore sotto il suo naso). Oggi alcuni sottotono (su tutti Insigne e Valdifiori) ma monumentali Koulibaly e capitan Hamsik. Inoltre abbiamo ritrovato Higuain rigorista che ha battuto un rigore non facile dal punto di vista psicologico con grande sicurezza. Avanti Napoli e noi ci aggiorniamo sabato sera confidando che in questa rubrica possa scrivere entusiasticamente solo ’o bbuono con ’o malamente in vacanza per mancanza di argomenti.
’O malamente
Brutto Napoli. Nervoso. Lento. Mai incisivo. Colleziona un numero enorme di tocchi sbagliati. Anche a due metri. Valdifiore un fantasma. Anonimo. Diafano. Sbaglia i lanci lunghi. E anche quelli corti. Insigne non azzecca un movimento. Nè un tiro in porta. Allan da dimenticare. Insomma si salva soltanto uno strepitoso Callejon . Che copre spazi. Chiude varchi. Taglia da campione. E si vede tra l’altro annullare un goal bello e regolare. Ottima invece la difesa, per fortuna. Con Koulibaly su tutti. Il problema del Napoli in questa partita è stato quello di sempre. Se la squadra gioca sotto ritmo diventa incerta, balbettante, approssimativa. Gli azzurri hanno il gioco sopraritmo nel loro dna. E non possono farne a meno. Il punto è che si tratta di una tipologia di gioco estremamente dispendiosa. Se non addirittura logorante. Si può giocare un campionato intero andando a mille? Questo è l’arduo quesito. Intanto sabato prossimo andiamo ad affrontare la Juve a Torino. E ci giochiamo mezzo campionato. Una Juve diciamo la verità stellare.
La forza del Napoli, stringi stringi, è nel suo attacco che, quando gira, è atomico. E rende il Napoli praticamente imbattibile. Non a caso è il migliore del campionato. Il lavoro tattico, atletico e psicologico della prossima settimana sarà fondamentale. A Sarri il compito di portare a Torino un motore a pieni giri.