ilNapolista

Mihajlovic: «Sarri non sarà felice di incontrarci ora, stiamo bene e siamo pericolosi. Sarebbe stato bello sfidare Higuain»

Sinisa Mihaljovic in conferenza stampa alla vigilia di Napoli-Milan, in programma domani sera al San Paolo. Calcio d’inizio alle ore 20.45.

Napoli-Milan dopo i festeggiamenti per il trentannale della presidenza Berlusconi.

Non sono state due giornate facili per preparare una partita tanto importante, c’è stato un po’ di casino. Abbiamo rimesso la testa sulla partita, abbiamo cercato di non deceoncentrarci.

Il Napoli

Sappiamo che farà di tutto per vincere la partita, Sarri non sarà felice di incontrarci in questo momento, stiamo bene e possiamo essere pericoosi. Il San Paolo sarà una bolgia, ma è bello giocare queste partite in questi ambienti. I dilettanti giocano per divertirsi quando c’è bel tempo, i professionisti giocano per vincere anche quando è brutto. Stiamo parlando di una squadra che ha perso due partite tirate, potevano finire in pareggio entrambe. Ora tornano a giocare in casa, credo che si avvicinino a questa partita pronti a recuperare le loro certezze. Ma noi abbiamo le nostre, giocheremo il nostro calcio come abbiamo sempre fatto. Noi abbiamo cambiato modulo dopo lo 0-4 dell’andata, dopo quella partita abbiamo trovato una continuità che ci ha permesso di tornare a buoni livelli. Il girone di ritorno è quello delle rivincite. Non abbiamo paura, sappiamo che sono forti e meritano rispetto, sappiamo che però giocando come sappiamo li metteremo in difficoltà. Sono partite facile da preparare, vai a giocare a Napoli, contro una squadra forte con lo stadio pieno. Sarebbe stato un bel duello da difensore sfidare Higuain.

La situazione degli infortunati.

Romagnoli lo porto, ha un fisico da lanciatore di coriandoli, non ha muscoli. Ha avuto febbre alta, lo poteremo in panchina nel caso in cui qualcuno dovesse lanciare qualcosa. Speriamo di non farlo giocare. (ride, ndr). Luiz Adriano non è stato convocato, ha un piccolo stiramento che lo terrà fuori qualche giorno. Menez non ha 45 minuti nelle gambe, inevce Balotelli e Boateng possono farcela.

Balotelli.

Tutte quanto riguardi Mario è sempre amplificato, è così da tanto tempo. Spero che lui abbia gli stimoli giusti per fare grandi prestazioni, per trasformare la rabbia in belle partite. Se ha l’atteggiamento giusto è tutta un’altra cosa. Se gioca anche un minuto deve dare il massimo, lui come tutti gli altri. Calcia lui le punizioni? Quando gioca è una delle soluzioni, se è in campo si è sempre proposto per tirarle- Non è importante una gerarchia, i ragazzi si mettono d’accordo: calcia chi si sente meglio.

Il caso Totti. 

Rispetto Spalletti e sono amico di Totti, mi dispiace per lui. Sicuramente succederà qualcosa dopo quanto avvenuto, non so se nel bene o nel male. Io posso parlare della mia esperienza: ho giocato fino a 37 anni, ma già a 34 in pratica avevo smesso. Penso che un giocatore, in generale, debba smettere all’apice della carriera, perché sennò poi la gente si dimentica di quello che hai fatto. Però, devo dire che non è nemmeno facile smettere di essere un giocatore.

ilnapolista © riproduzione riservata