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«Tifosi, non clienti». La protesta dei supporter della Fiorentina finisce sul Guardian

«Tifosi, non clienti». La protesta dei supporter della Fiorentina finisce sul Guardian

Da Firenze al mondo intero, via Guardian. La sfida di Europa League tra la Fiorentina e il Tottenham ha permesso in qualche modo agli inglesi di guardare in casa viola, e di (provare a) raccontare le proteste della tifoseria nei confronti della proprietà dei fratelli Della Valle. Un dissenso che abbiamo documentato anche qui sul Napolista, soprattutto nei momenti di massima tensione: lo striscione di gennaio, ma anche le manifestazioni di inizio campionato, dopo la partita col Genoa e dopo il mercato estivo.

Ora, come detto, se ne occupa il Guardian, con un pezzo firmato da Chloe Beresford per The Gentlemen Ultra, canale del network del quotidiano inglese. Nell’articolo, troviamo la ricostruzione del crescente dissenso, proprio a partire dallo striscione esposto a gennaio, in cui i tifosi dei prossimi avversari in campionato del Napoli si definivano “i clienti”; “Il famoso regalo”, altra parte dello striscione, si riferirebbe invece al colpo di mercato promesso dalla proprietà ai tifosi in occasione di ogni sessione di mercato. Il resto del pezzo prova a ripercorrere lo storico del sentimento negativo dei supporter viola verso la proprietà, un atteggiamento che viene definito «an odd move», una mossa strana, verso una società che «had resuscitated the club, taking on ownership in 2002 after bankruptcy and relegation to Italian football’s fourth tier and lifting them to the Champions League». 

C’è il resoconto del mercato estivo con il mancato arrivo del difensore, ci sono anche le dichiarazioni un cui Paulo Sousa, praticamente, demandava alla società ogni domanda per il mancato arrivo di Mammana, difensore argentino del River Plate. E poi ci sono i numeri del tifo viola in contestazione: 1727 tifosi in meno a partita rispetto all’anno scorso e 2700 abbonati di differenza, ovviamente negativa. Sousa ha provato a ricostruire il rapporto tra squadra e curve disegnando un cuore con i suoi calciatori durante una seduta d’allenamento, una mossa che secondo Chloe Beresford gli ha permesso di ingraziarsi una tifoseria disillusa nei confronti della società. Questa la chiusura del pezzo, senza necessità di traduzione: «With a simple gesture, the Portuguese coach had achieved something that the Della Valle brothers had failed to do in 14 years of ownership; acknowledge the importance of those in the stands. Simply put, Fiorentina supporters are fans, not customers. Enough is enough».

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