Avvertenza ai lettori: quel che scriviamo non è una difesa del Calcio Napoli per il mancato acquisto di Soriano dalla Sampdoria. Mancato acquisto che per come è maturato mediaticamente (perché la realtà dei fatti non la conosciamo) può certamente essere definito ridicolo. Ne parleremo sul Napolista, anche con punti di vista differenti.
Qui ci preme sottolineare un’altra cosa, anzi due. Una è che siamo, come calcio italiano, periferia del mondo. L’altra è che tutto il mondo è paese. Ieri sera in tv ridevano di noi. A Sky hanno trascorso un’oretta abbondante col sorriso stampato in volto e ogni tanto veniva loro da sghignazzare. È una figuraccia. Non la prima né l’ultima. Di casi simili se ne sprecano. Basti ricordare, e lo hanno ricordato, quel che accadde tra Inter e Juventus quando le tifoserie riuscirono a fermare lo scambio Vucinic-Guarin. Ma non solo.
Periferia, dicevamo. Perché oggi sui quotidiani nazionali Soriano è una notizia nel pastone di calciomercato. Il titolone è dedicato a Hernanes. Soriano è un giallo e da domani non se ne parlerà più, tranne che da noi. Ormai la Gazzetta – peraltro attaccata da De Laurentiis domenica sera come se fosse il giornale di riferimento in città – dedica al Napoli non più di 40-45 righe al giorno. Siamo scivolati oltre pagina 15.
In Spagna e in Inghilterra, soprattutto in Spagna, parlano d’altro. E con pochi peli sulla lingua. Due quotidiani danno del ridicolo a Florentino Perez, il presidente del Real Madrid che si è reso protagonista di un pasticcio analogo. Dopo un’estate di trattative, l’acquisto del portiere del Manchester United De Gea è saltato perché il contratto è stato depositato fuori tempo massimo. De Gea resta in Premier e Navas nella Liga. Il caso del giorno per il calcio mondiale è questo. Anche quando siamo ridicoli, veniamo relegati in un trafiletto.