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Sarriti di tutti i paesi unitevi

Sarriti di tutti i paesi unitevi

Scocca l’ora solenne del sarrismo. Il manifesto di Marx ed Engels è quanto di meglio si possa adattare alla rivoluzione del nostro grande condottiero. I brani scelti e aggiornati col sarrismo sono di Zdanov e sono stati già diramati ai giornali.

Uno spettro s’aggira per l’Italia – lo spettro del sarrismo. Tutte le potenze della vecchia Italia si sono alleate in una santa battuta di caccia contro questo spettro: Lotito e Tavecchio, Moggi e Agnelli, presidenti di Serie A e giornalisti imperialisti. Il sarrismo è di già riconosciuto come potenza da tutte le potenze europee (tranne il Real Madrid). È ormai tempo che i sarriti espongano apertamente in faccia a tutto il mondo (a cominciare da Sassuolo), il loro modo di vedere, i loro fini, le loro tendenze, e che contrappongano alla favola dello spettro del sarrismo un manifesto della squadra stessa. A questo scopo si sono riuniti a Castel Volturno sarriti delle nazionalità più diverse e hanno redatto il seguente manifesto che viene pubblicato in inglese, francese, tedesco, italiano, fiammingo e danese.

La storia di ogni squadra napoletana esistita fino a questo momento, è storia di lotte di moduli e di sudore. Zemaniani e maradoniani, rafaeliti e laurini, camorristi a bordo campo e ultras, membri dei distinti e della tribuna centrale, in breve, oppressori e oppressi, furono continuamente in reciproco contrasto, e condussero una lotta ininterrotta, ora latente ora aperta; lotta che ogni volta è finita o con una vittoria rivoluzionaria dello scudetto, ma solo due volte, o con la comune rovina delle classi in lotta.

La nostra epoca, l’epoca della borghesia rafaelita, si distingue però dalle altre per aver semplificato gli antagonismi di campo. L’intera società napoletana si va scindendo sempre più in due grandi campi nemici, in due grandi classi direttamente contrapposte l’una all’altra: obesi pigri e magliette sudate.

A questo momento le armi che son servite alla borghesia rafaelita per atterrare la napoletanità si rivolgono contro la borghesia stessa. Ma la borghesia rafaelita non ha soltanto fabbricato le armi che la porteranno alla morte; ha anche generato i giocatori che impugneranno quelle armi: Higuain, Callejon, Insigne, Mertens. I sarriti sdegnano di nascondere le loro opinioni e le loro intenzioni. Dichiarano apertamente che i loro fini possono esser raggiunti soltanto col rovesciamento violento di tutto l’ordinamento calcistico finora esistente. Le classi dominanti tremino al pensiero d’una rivoluzione sarrita. I sarriti non hanno da perdervi che le loro catene. Hanno un mondo da guadagnare, col sudore.
SARRITI DI TUTTI I PAESI, UNITEVI!
Zdanov (immagine del compagno Domenico Catapano)

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