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Parma-Napoli 2-2, pagelle / Hamsik il migliore. Un velo pietoso su Andujar e Inler

Parma-Napoli 2-2, pagelle / Hamsik il migliore. Un velo pietoso su Andujar e Inler

Le pagelle di Parma-Napoli 2-2, a cura di Mimmo Carratelli e Ilaria Puglia  

ANDUJAR 4 – Responsabile sui due gol. Uscita maldestra sul primo, resta sorpreso sul tiro dalla distanza di Jorquera. Poco altro lavoro. Nel finale una uscita bassa sui piedi di Mariga sfuggito ad Albiol ed Henrique. Graziato nel finale dal tiro alle stelle di Mariga.

La cosa più grottesca è stata vedere le ripetute inquadrature a Rafael in panchina. Cioè, ma voi di Sky ci state pigliando per il sedere? Eccheccazz – 3

HENRIQUE 5,5 – Deve vedersela con Varela, esterno sinistro del Parma. Soffre nella fase difensiva. Si propone in attacco, col Parma tutto nella sua metà campo, ma non ha il tocco per smarcare gli attaccanti. Gioca molti palloni, nessuno decisivo.

Abbiamo sofferto più noi di Henrique, fidati – 5

ALBIOL 6 – Buone chiusure con la difesa sbilanciata. Due conclusioni in attacco, di testa: fuori al 20’, di pochissimo a lato al 69’.

Ha fatto qualcosa, qualcosa di sufficiente, ma almeno ha fatto qualcosa – 6

KOULIBALY 5 – Si riscatta parzialmente dall’ultima disastrosa esibizione ad Empoli. Incerto all’inizio, prende fiducia portando anche palla in avanti.

Sì, ma non basta portare palla in avanti, bisogna metterci la cazzimma (con quel fisico, poi…) – 5

STRINIC 6 – Riappare dopo cinque turni saltati (due obbligati in Europa League). Sostiene la sovrapposizione a Mertens sulla corsia sinistra. Non preciso sui cross. Tocca a Mertens la palla del pareggio.

Non preciso, ma volenteroso. Mi è sembrato uno dei pochi disposti a giocarsi qualcosa – 6 

GARGANO 6 – Col centrocampo del Parma che si ritrae a difendere, gioca spesso avanti e gli tocca distribuire il gioco perché Inler con i suoi passaggetti non lo fa. Qualche buon lancio in area e un cross insidioso. Esce al 57’.

Diciamo che ha giocato per sé e per Inler – 6

HIGUAIN 6,5 – Sostituisce Gargano col Napoli sotto 1-2. Si batte, cerca spazio, va alla conclusione, ma Mirante salva due volte sul Pipita (65’ e 86’).

Lo so, sono anti sportiva, ma su Mirante ha fatt’ buon. Sul campo non ha inciso per nulla, invece – 6,5

INLER 4,5 – Il solito gioco senza personalità, a piccoli tocchi, palla sempre in orizzontale e, contro il muro del Parma, non tenta mai la conclusione dalla distanza. Per fortuna è fuori area il fallo su Gobbi che stava per penetrare nei sedici metri azzurri. Accusa una difficile condizione fisica e si fa sostituire.

Non si muove di un millimetro. Non salta, non gioca, non fa assolutamente nulla. Non pervenuto – 3

DAVID LOPEZ 6 – Dal 75’ al posto di Inler. Più mobile, maggiore iniziativa, migliore apporto nella fase offensiva.

In panchina si mangiava le mani. Noi dovremmo mangiarci anche i talloni, oggi – 6 

GABBIADINI 6,5 – Comincia da esterno destro. Dopo venti minuti si accentra da seconda punta e va a segno sull’invito di Hamsik. Quinto gol nelle ultime sette partite entrando sempre dalla panchina (una volta in Europa League). Sono sette i gol in campionato in maglia azzurra. Mirante gli annulla una magnifica conclusione a giro (68’).

Non può fare tutto da solo – 6,5

HAMSIK 7 – Comincia con qualche incertezza e un paio di palloni perduti a centrocampo. Poi sale di tono ed è protagonista nella ripresa. Tre conclusioni sventate da Mirante (48’, 80’, 85’). Serve a Gabbiadini la palla dell’1-1. Grosso apporto in fase offensiva e ancora molto presente anche quando, uscito Gargano, deve arretrare leggermente.

Una gran classe. Giocate di fino che hanno in qualche modo riempito un pomeriggio assurdo – 7

MERTENS 6,5 – Aspro duello con Cassani dal quale riceve anche una brutta gomitata. Ma si beve con una finta il difensore del Parma quando va a segno con un diagonale basso nell’angolino lontano, esecuzione di rara precisione che vale il 2-2. Quarto gol in campionato più i quattro centri in Europa League.

Inizia male, con poca incisività, ma per fortuna si riprende. Non solo, fa anche un bellissimo gol – 7

ZAPATA 5 – Tenta di far valere il fisico, ma i centrali del Parma, Mendes e Feddal (1,90), gli concedono poco. Lui continua a battersi. Guadagna il pallone che avvia l’azione dell’1-1.

Non si batte abbastanza. Comunque non era una partita per Zapata – 5

CALLEJON 6 – Entra per Zapata (52’) ed è subito in partita. Sulla conclusione da pochi passi, Mirante inchioda la palla sulla linea dopo averla spinta sul palo 55’).

Ha ricevuto pochissime palle. Ignorato totalmente dai compagni – 6

BENITEZ 6 – Deve pensare anche alla semifinale di ritorno col Dnipro, giovedì prossimo a Kiev, e cerca di risparmiare alcuni protagonisti cominciando con Higuain e Callejon in panchina (e in panchina resta Insigne). Ripropone Koulibaly in difesa, ma con l’assistenza di Albiol. Sugli esterni Henrique per Maggio e Strinic per Ghoulam. Centrocampo meno leggero con Gargano e Inler. Lo svizzero delude ancora, il piccolo guerriero uruguayano se la cava. Comincia con Gabbiadini a destra, Mertens a sinistra, Hamsik in mezzo. Azzarda Zapata e ottiene poco dal colombiano. Muove la squadra continuamente. Dopo una ventina di minuti accentra Gabbiadini con Mertens a destra e Hamsik a sinistra. Inserisce Callejon (52’ per Zapata) e Higuain (57’ per Gargano) arretrando leggermente Hamsik con Gabbiadini seconda punta dietro Higuain. La squadra del primo tempo è molle e concede campo e gioco al Parma. Forse era meglio cominciare con Higuain e avviare la partita per il giusto verso. Quando fa i cambi, ma anche prima ,il Parma erge un muro (4-5-1). Il Napoli gioca al tiro al bersaglio, ma il portiere stabile Mirante si supera e sventa almeno sette palle-gol degli azzurri. Il Napoli è sempre la squadra che tira di più. Sedici conclusioni a Parma, 12 nello specchio della porta. Mancata la rincorsa alle squadre romane, appuntamento (decisivo) in Ucraina giovedì.

Guardavo le “prime linee” in panchina e pregavo che Benitez non le facesse entrare per preservarle per giovedì. È che giovedì è tutto, come sarà tutto il 31 maggio: quello che c’è in mezzo credo conti poco. Detto questo: abbiamo giocato un primo tempo da incubo, in cui abbiamo totalmente ignorato la fascia destra, quella dove batteva il sole. Abbiamo sottovalutato il Parma che, come tante altre squadre, contro di noi ha pensato bene di fare la partita della vita, dopo averne prese 4 dal Cagliari inspiegabilmente, e vabbè. La verità è che dobbiamo prendercela solo con noi: se giochi il secondo tempo con quella foga agonistica, scoprendo che il campo è molto più grande di quanto pensavi nei primi 45 minuti, che hai passato a bighellonare per il campo come se la cosa non ti riguardasse, non può esserci questione fisica che tenga, vuol dire che non hai capito che ti devi giocare tutto sempre. Non è che poi Benitez deve alluccarvi in testa nell’intervallo e voi tornare calciatori di serie A. Pareggio veramente allucinante. Viva la mamma di Donadoni e Mirante – 6
Mimmo Carratelli e Ilaria Puglia 

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