ilNapolista

Benitez, il Milan e i 6 minuti hanno stretto una relazione imprescindibile

Benitez, il Milan e i 6 minuti hanno stretto una relazione imprescindibile
Il mio Napoli – Milan 3-0
– “Date un’altra possibilità a Pippo Inzaghi”, questa la mia preghiera in seguito alla sconfitta casalinga col Genoa dalla quale era ventilata l’idea del cambio allenatore.
Gli dei mi hanno ascoltato.
– Una luna rossa si affacciava sul San Paolo in un cielo terso e non so cosa presagisse. Il Minao mi ha ricordato che il colore infuocato del satellite gli ricordava l’arrivo delle truppe di Re Vega.
– Le truppe rossonere sono invece scese in campo cariche e Pippo, in odore di ultimissima spiaggia, le ha accompagnate personalmente per il riscaldamento. Cosa assai rara.
– Il presagio della luna e la carica/sfiga dell’allenatore hanno manifestato gli effetti dopo pochi secondi: fallo di De Sciglio su Hamsik in area; calcio di rigore ed espulsione. 
– Higuain contro Diego Lopez. Gli ex Real uno di fronte all’altro in un mezzogiorno di fuoco che ha visto il secondo prevalere. Amen.
– A proposito di fuoco, dalla curva si è levato il coro “Milano in fiamme”…
– L’episodio sfortunato ha avuto ripercussioni. Un tarlo si è insinuato nella testa dei nostri e un alibi ha rasserenato i milanisti.
– Il tarlo ha prodotto un giro palla lento e prevedibile. Poche idee e quando sono affiorate è mancata la precisione per attuarle. 
– L’alibi dell’uomo in meno per i milanisti ha prodotto invece una rinuncia a giocare. Un Milan che ha potuto finalmente rinunciare a fare il Milan, senza esserlo realmente mai stato, è stata una manna dal cielo. Tutti dietro la linea della palla e forza Nocerina.
– Il possesso palla degli azzurri ha rafforzato la supremazia territoriale ma non ha creato ulteriori problemi a Diego Lopez.
– Per lunghi tratti si sono capovolti i numeri in campo. 11 per loro e 10 per noi. In particolare quando Jorginho entrava in possesso di palla.
– Insigne e Calle si sono scambiati le posizioni ma, nonostante il fondo sia stato conquistato costantemente, per imprecisione, per sfortuna e soprattutto per l’ordine difensivo dei rossoneri, mai si è inquadrata la porta.
– Ho imprecato poi sui piazzati. Il Milan è la squadra più perforata del campionato sui calci da fermo. Gli azzurri non ne hanno invece approfittato: improbabili schemi hanno solo fatto il solletico al bunker rossonero.
– I minuti trascorrevano velocemente e il bandolo della matassa sembrava non trovarsi.
– Nel mentre, Bonaventura ha scheggiato il palo con un colpo di testa.
– Bonaventura sembra il fratello minore di Allegri.
– Insigne ha lisciato un bel cross dalla destra, Hamsik ha sparato fuori con un tiro dalla media distanza e Paletta con un’acrobazia ha anticipato Higuain.
– Paletta, con quella capigliatura, è un serio candidato alla prossima panchina della Nazionale.
– 0-0 alla fine del primo tempo. La luna si è schiarita, le truppe di Re Vega non si sono viste e lo spettro di un’altra occasione persa ha iniziato a balenare nella testa di noi tifosi. Gli dei dove sono finiti?
– Nella ripresa il ritmo è parso più incalzante. Calle ha avuto un paio di potenziali situazioni pericolose e il palo di Hamsik è stata l’occasione più clamorosa fino a quel momento. Per il Milan, bunker difensivo ad oltranza e 8 falli laterale consecutivi nei pressi della bandierina per Poli.
– Al 15′ Inzaghi (o qualche dio) ha tolto Bocchetti per Bonera. Proprio quest’ultimo, dieci minuti dopo, ha respinto sui piedi di Hamsik un passaggio di Lopez per Calle. Piatto destro dello slovacco che ha cozzato di nuovo il palo prima di finire in rete. 1-0. 
La luna è tornata ad essere dritta e bianca con sfumature azzurre.
– Higuain e Gabbiaridi hanno poi definitivamente disintegrato ciò che rimaneva della Nocerina in 6 minuti. 
– Benitez, il Milan e i 6 minuti hanno stretto una relazione imprescindibile.
– Diego Lopez ha poi evitato la quarta rete con un volo spettacolare su un tiro di Mertens.
– Migliore in campo per il Napoli: Hamsik. 
– Molti intanto si chiedevano che fine avesse fatto DeGuz, sparito da quasi un mese. Si parla di zunighite acuta.
– Un plauso inoltre a Pippo Inzaghi perché non si è mai lamentato in questi mesi, nonostante gli avessero acquistato un biglietto per il Titanic.
– Un plauso ai tifosi del Milan che hanno esposto uno striscione di solidarietà nei confronti di Ciro e dei suoi familiari.
– Dopo un anno da quel nefasto 3 maggio: parole, schifo, parole, schifo, parole e ancora schifo e parole. L’unico provvedimento adottato è stato l’arresto di Genny. 
– Intanto il Parma retrocede in B, Cagliari e Cesena sono a un passo dalla B, e Silvio B. cede parte del Milan a mister B. Sarà un presagio della luna?
– Intanto la Juve ha conquistato un altro scudetto. A proposito della tanto disonestà invocata dal salottino di SkyJuve, che in questi giorni sembra la redazione del Tg4 dopo le elezioni vinte da Silvio B, sui giornali e sui media non v’è traccia del numero complessivo. Si parla all’unisono solo di “quarto scudetto di fila”. Chissà perché. 
– Buffon, Vidal e Bonaventura senior hanno affermato che il momento più complicato della stagione è stato l’incontro al San Paolo contro il Napoli. Quello del “ci può stare” insomma. 
Un plauso a Tagliavento che arbitrerà la prossima finale dell’Europeo.
– L’Europa, questa settimana, potrà regalarci grandi soddisfazioni. Ci giochiamo mezzo biglietto per Varsavia. Il campionato invece dimostra che ancora tutto è possibile. 
Non crederci sarebbe un delitto. E gli dei e la luna sembrano ascoltarci.
Forza Napoli Sempre
La 10 non si tocca.
Gianluigi Trapani
ilnapolista © riproduzione riservata