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Napoli-Fiorentina / Gargano straordinario, Mertens scatenato, Callejon redivivo

Napoli-Fiorentina / Gargano straordinario, Mertens scatenato, Callejon redivivo

Napoli-Fiorentina 3-0, le pagelle di Mimmo Carratelli e Ilaria Puglia

ANDUJAR 6,5 – Comincia con una estemporanea uscita di petto fuori area su Salah (13’), poi una opportuna uscita bassa sull’egiziano e una di piede, fuori dai sedici metri, dopo un retropassaggio rischioso di Hamsik. Grandi riflessi quando ricaccia la palla con una mano dopo il colpo di testa di Borja Valero. Lo spagnolo era in fuorigioco, però l’intervento gli serve per prendere più sicurezza. Una sola distrazione, nel finale, quando regalava il pallone a Borja Valero che lo sprecava a lato. Il Napoli era sul 2-0.

Estemporaneamente o meno, acchiappiamo tutto quello che fa fiducia, in questo momento, e portiamo a casa – 6,5 

MAGGIO 7 – Ancora una magnifica partita con la fascia di capitano (Hamsik in panchina). Contro il tridente viola, gli tocca subito Vargas e lo stoppa. Poi, con l’aiuto di Callejon, fronteggia e annulla il tandem Vargas-Pasqual. Sul peruviano domina anche di testa. Buoni cross, ma con l’area toscana vuota di azzurri. Un tiro-cross fuori. Gioca bene anche in proiezione offensiva e l’arbitro sorvola sull’intervento di Savic che è apparso da rigore nei minuti di recupero. Capace nel finale di scattare ancora.

Non mi interessa dei cross andati a vuoto. Mi piace quando corre. Ha ricominciato a correre! – 7

ALBIOL 6 – Non ha un avversario diretto da marcare perché Salah rientra e Ilicic si sposta spesso sulle fasce. Nella ripresa, Gomez non l’impegna mai. Grande intervento in scivolata al limite su Ilicic (21’) e una chiusura finale su Salah (91’). Non si fa risucchiare in avanti, resta ben allineato in difesa. Commette un errore, ma poi rimedia.

È bello quando Albiol è impegnato a fare niente – 6

KOULIBALY 6 – Rientra e si disimpegna con la solita attenzione. Esce in prima battuta sull’attaccante avversario che avanza. Meglio congegnata la posizione con Albiol.

Torna Koulibaly e il Napoli non prende gol. Il testa a testa contro Vargas, poi… bentornato – 6,5

STRINIC 7 – Ritorna in grande stile sulla sinistra della difesa al posto di Ghoulam. Escluso da sei partite dopo un appannamento di forma, si ripresenta al top. Dal suo lato non passa nessuno, né Salah, né Richards che attacca nella ripresa, né Ilicic quando si sposta a destra. Elegante e preciso. Incisivo anche nelle sovrapposizioni, ma soprattutto gagliardo in fase difensiva.

Sei partite senza di lui e per noi più di un mese di inferno… – 7 

DAVID LOPEZ 6 – Solito lavoro attento a intercettare le linee di passaggio dell’avversario. Raddoppia spesso su Borja Valero. Ammonito nel finale, era diffidato e salterà la prossima a Cagliari.

Ultimamente lo trovo appannato. Magari è un bene la pausa – 5,5

GARGANO 8 – Straordinario. A uomo su Borja Valero, ma pressa su tutti, andando a intercettare anche Salah. Gli attacchi del Napoli partono dai palloni che conquista ripetutamente a centrocampo. Suo il lancio a Higuain nell’occasione della traversa del Pipita. Suoi i palloni conquistati e spinti in avanti sul secondo e terzo gol. Ovazione dagli spalti per l’ennesima palla rubata a un avversario (57’ su Salah). Ancora nel finale strappa il pallone due volte a Borja Valero.

A volte mi chiedo se tutti quanti avessero il cuore di Gargano quale posto occuperemmo in classifica. Doveva tornare il nostro Gargano per vincere? – 8,5

CALLEJON 7 – Gran lavoro in copertura, in tandem con Maggio, sulla fascia dove la Fiorentina attacca con Pasqual e Vargas nel primo tempo. Migliorato nei movimenti negli ultimi venti metri, più lucido in attacco. Spettacolare il “cucchiaio” con cui serve ad Hamsik la palla del raddoppio. Va finalmente in gol, non segnava da venti partite. Decima rete in campionato.

Si è tolto finalmente la polvere da dosso. In senso figurato e non – 7

GABBIADINI 5 – Preferito ad Hamsik per essere maggiormente di assistenza a Higuain in zona-gol, non riesce ad entrare in partita. Le giocate buone sono sporadiche. Debole nei contrasti. Una favorevole punizione dal limite sulla barriera, un bel tiro a giro fuori, qualche buon pallone per il Pipita. Non convince e viene richiamato in panchina.

Dieci, cento, mille volte meglio Marek, oggi. Era destino segnasse il capitano – 5

HAMSIK 6,5 – Entra per Gabbiadini (64’) e velocizza la manovra d’attacco. Gravita prevalentemente sulla destra. Non copre molto, ma è pronto a ribaltare il fronte. Segna il 2-0 con un abile “colpo sotto” vicino al palo. Dieci reti stagionali, sei in campionato.

Benitez gli batte la mano sulla spalla mentre gli dà le indicazioni su come muoversi in campo prima di farlo entrare. È stato quello il momento in cui ci ho creduto. Un momento unico. Che gioia il suo gol – 7

MERTENS 7 – Scatta e si scatena subito per abbattere la difesa toscana e gioca ripetutamente Richards che ha una stazza di tutto rispetto. Lo inseguirà in ripiegamento nella ripresa quando il terzino inglese si spinge avanti. Comincia con uno spunto irresistibile sul quale Basanta sfiora l’autogol. Perfetto il tiro a giro nell’angolo lontano per il ritorno al gol dopo undici partite a secco. Offre a Higuain una splendida palla-gol che il Pipita sciupa. Prende più di una botta e, alla fine, lascia il campo. Sono sei le reti stagionali, tre in campionato.

Quanti sono i chilometri che macina in campo? – 7

ZUNIGA s.v. – Sostituisce Mertens (81’), gioca sulla sinistra e assiste alla terza marcatura azzurra. Terza apparizione dalla panchina nelle ultime sette partite.

Terzo balletto nelle ultime sette partite – s.v. 

HIGUAIN 6 – Il voto è tutto per la botta violenta con cui colpisce la traversa. La palla ricade oltre la linea di porta, ma il giudice di fondo campo (Di Bello) non se ne accorge pur portandosi vicino al palo sinistro della rete di Neto. Poi tutta una serie di passaggi imprecisi e, soprattutto, la palla-gol sprecata, servitagli da Mertens: entra in area, attira il portiere, tocca tre, quattro volte la palla per metterla in rete, finisce sulla linea di fondo, l’occasionissima è sfumata, conclude con un cross per i difensori viola. Condizione fisica appannata, confermata dagli scatti mai perentori. Generoso in qualche recupero difensivo. Esce a un quarto d’ora dalla fine e il pubblico l’applaude. Quel “tuono” scaricato contro la traversa ha fatto tremare l’intero stadio.

Quel gol divorato non era indispensabile, perciò lo perdono. Ma non voglia mai dio non la metta dentro giovedì: altro che Napoli lasciva, in quel caso sarebbe da dare in pasto a un forum di tifosi travestendolo da Benitez. Ah, abbiamo pagato milleottanta euro per una partita. Ad un arbitro di linea cieco. Era un gollazzo. Ohibò – 5

INSIGNE 6,5 – Entra per sostituire Higuain (75’) ed è subito effervescente con appena 22 minuti di partite nelle gambe. Non si arrende nei duelli contro Richards e fa temere che il robusto terzino inglese possa fargli male. Brillante l’invito a Callejon sul terzo gol.

Callejon non aveva una palla così da cinque mesi. Il tempo di assenza di Lorenzo dal campo (grazie Francesco Rauccio per avermelo ricordato) – 7

BENITEZ 6,5 – Finalmente il Napoli vince. Riporta Koulibaly e Strinic in difesa (il difensore croato lo ripaga con una gran partita). Esclude Inler per una mediana di interdittori e Gargano finisce col risultare il migliore in campo. Trattiene Hamsik in panchina e schiera Gabbiadini al suo posto, ma Manolo non imbrocca un pomeriggio positivo ed è il primo ad essere sostituito. Entra Hamsik (sull’1-0) e la manovra offensiva si vivacizza. Richiama Higuain e dà spazio a Insigne. Nel finale anche Zuniga per Mertens (81’). Preoccupato dal centrocampo della Fiorentina, più di qualità e in superiorità numerica, schiera un Napoli prudente, corto, che deve togliere spazio ai viola. Il programma riesce e, soprattutto, tornano i gol, torna la vittoria. Certamente non merito del ritiro ma di un Napoli guardingo e pronto a colpire contro una Fiorentina che fa solo “chiacchiere” a centrocampo, non tira mai in porta e in difesa resta a guardare.

Il ritiro non c’entra niente, ma almeno tra i tifosi ha fatto morale. Un successo del Presidente che ancora una volta ha insaccocciato tutti alla grande. Ma tutto questo non ci deve interessare. Bisognava vincere e abbiamo vinto: il morale esulta in vista della partita infrasettimanale di coppa. Strano, però: sono spariti d’improvviso tutti i suggerimenti per un cambio modulo, acquisto di difensori e centrocampisti che rimpiazzino i “cuoppi” che abbiamo in campo, indicazioni sul minuto in cui occorre fare sostituzioni. Benitez non è più ‘o chiatton’ e neppure il cantiniere e noi ci putimme fa’ pur’ n’Aperirafa in santa pace. L’unica cosa è che (come al solito quando vinciamo) la Fiorentina pare abbia giocato una ciofeca regalandoci quasi la vittoria. Strano, molto. Troppo strano tutto questo silenzio. Non è che il mister è il solito buon mister e che le partite le decidono in campo i giocatori? Comunque grazie per il silenzio stampa, Rafa. Ritiriamoci tutti in buon ordine e zitti zitti facciamo il nostro gioco. La palla è rotonda e nessuno di noi è allenatore. Ricominciamo tutto daccapo e vediamo dove andiamo a finire. E Forza Napoli. Sempre – 7
Mimmo Carratelli e Ilaria Puglia

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