Aurelio De Laurentiis interviene a Radio Kiss Kiss Napoli e si prende la scena. Parla di tutto, del suo incontro con Benitez («Gli ho detto che può rimanere qui anche cinque anni, che può creare qui la sua Liverpool. Se resta sono l’uomo più felice del mondo ma se non resta farò in modo che i napoletani saranno felici lo stesso. Devono preoccuparsi solo se io andrò via»), della ristrutturazione del San Paolo («Progetto affidato agli stessi architetti dello Juventus Stadium, Comune permettendo, i lavori partiranno il primo aprile 2016»), del nuovo centro giovanile («Sto visionando una struttura di otto ettari»), del rinnovo triennale di Christian Maggio, della volontà di acquistare tre giocatori che integrino la rosa, a patto di conquistare la Champions («Abbiamo speso tanto e quest’anno per la prima volta chiuderemo in rosso»). Insomma, ha rigettato la palla nel campo di Benitez. Probabilmente è consapevole (o forse sa proprio) che il tecnico ha già preso la sua decisione.
BENITEZ – Ecco le sue parole: «Tra me e Benitez c’è sempre un rapporto di grande stima reciproca e anche amicale, tutto quello che leggo mi fa molto sorridere. È vero, sono andato da Benitez l’altroieri, eravamo solanto io e lui, un faccia a faccia, per chiarirci in vista delle prossime partite. Importantissime per entrambi, a volte i nostri interessi collimano altre no. Bisogna anche recuperare qualhe punto perso in passato.
Sono stato chiaro con lui. Gli ho detto che per me può stare un altro anno o cinque anni. “Decidi tu con la tua famiglia. Ti aiuteremo in tutto, per le tue figlie anche nel caso in cui vogliano frequentare l’università a Roma. Se vuoi creare una new Liverpool, sono più che contento. Decidi tu. Lui mi ha detto che ne riparleremo sabato”. Se dovesse restare a Napoli, sarei l’uomo più felice del mondo. Se non dovesse restare, farò in modo che i nostri tifosi siano ugualmente felici. Devono preoccuparsi solo se me ne andrò io».
Gli ho spiegato anche dei miei piani per lo stadio e il centro giovanile.
QUESTIONE STADIO – Gli ho confermato che abbiamo conferito agli stessi architetti dello Juventus Stadium l’incarico di consegnare il rpogetto di massima entro il 31 maggio. Poi il Comune ha dei giorni per dare l’ok. Quindi la palla passa noi per il progetto attuativo. Quindi il Comune ha un altro periodo per dare il suo via libera. Non dimentichiamo che il signor Auricchio ha il passo della lumaca, perché il sindaco de Magistris è una brava persona ma spesso non sa che cosa succede alle sue spalle. Dopodiché cominceremo i lavori. Se non perdiamo tempo, se il Comune è celere, cominciamo il primo aprile o anche il primo marzo (quindi non più quest’estate come invece sembrava, ndr). Non dimentichiamo che ho dovuto chiedere a Zamparini il pemresso per poter giocare le partite europee a Palermo.
CENTRO GIOVANILE – Per quel che riguarda il vivaio, ho trovato una situazione di otto ettari da poter acquistare e dove poter realizzare sei campi per ospitare le dieci squadre giovanili, una struttura alberghiera, la palestra e tutto quel che occorre. In modo da non far più emigrare i nostri talenti.
MERCATO – Il mercato che è stato fatto è più che positivo. Abbiamo preso Koulibaly, Strinic, David Lopez, Gabbiadini. Non voglio comprare per comprare. Non sono abbonato alla fiera del cretino. Non dimentichiamo che lo scorso anno abbiamo speso 90 milioni. Sarà la prima volta che chiuderemo in rosso. Se dovessimo entrare in Champions, avremo la possibilità di migliorarci. Ma io non devo sostituire Higuain, Gabbiadini, Mertens, Callejon, Insigne. Devo fare tre acquisti mirati, non mi sembra che ci si debba fasciare la testa. La Roma pure ha speso tanto e non mi sembra che stia andando tanto meglio del Napoli.
MAGGIO – Ho rinnovato il contratto a Christian Maggio per tre anni, perché noi siamo grati a chi ha dato tanto al Napoli.
Il caso Denis? «Tosel è una bravissima persona, un bravo giudice, non vorrei essere nei suoi panni».