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Gabbiadini e Cuccarini, per me non c’è differenza. Da ieri è il più amato dai napoletani

Gabbiadini e Cuccarini, per me non c’è differenza. Da ieri è il più amato dai napoletani

Il mio Trabz – Napoli 

– Dopo un risultato così eclatante non si riesce mai a stabilire se gli avversari siano stati troppo morti o i nostri troppo forti.

– I turchi sono quarti in campionato con il secondo miglior attacco. Provenivano da un periodo positivo (3 vittorie e 2 pari). In casa sono molto temibili e compaiono spesso nelle classifiche mondiali del tifo più caldo. Gli azzurri invece avevano steccato a Palermo, minando le certezze costruite in questi ultimi due mesi, Belen si è dichiarata tifosa del Napoli, producendo le ire degli altri supporter e i bookmakers ci davano per favoriti. Sgrat.

Tutto questo per dire che io, del Napoli di Europa League, specie in trasferta, mi fido sempre poco.

– Molti temevano infatti il famigerato inferno di Trebisonda (che già nella sua dicitura, riempie la bocca e incute timore). Inferno di Trebisonda.

Quando poi ho visionato la storia l’altro ieri notte e mi sono imbattuto nella lettura di Trabzonspor Kulübü di Trebisonda con l’aggiunta dell’appellativo Karadeniz Firtinasi (tempesta del Mar Nero), pensando sempre ai favori del pronostico (sgrat), oltre a fidarmi sempre meno, ho dormito con la luce accesa.

– Anche se devo dire che con uno stratagemma, riducendo il tutto a Trabz, mi sono un po’ più rasserenato. E la mattina successiva ho notato che leggendolo e rileggendolo, mi è pure diventato familiare. 

Se si fosse chiamato Trapzonspor, si avvicinerebbe infatti di molto al mio codice fiscale.

– Sta di fatto che un corner, un flipper in area, una capocciata di Henrique e l’inferno di Trebisonda si è trasformato invece, in pochi minuti, in un ritiro per incontri spirituali. Non si è più sentita volare una moschea.

– Anche se il silenzio è stato generato in realtà dalla decisione unanime di tutti gli intervenuti nell’abbassare il volume della tv al minimo non appena ci siamo accorti che il commento tecnico era stato affidato a mister Agostinelli.

– Poco prima, il telecronista ci aveva ricordato che il 99 del Trabz gioca nella nazionale svedese. Erkan Zengin, rassomigliante vagamente alla bella copia di Felice Centofanti, è chiaramente un tipico nome con un tipico fisico da scandinavo.

– Il Napoli ha subito imposto il gioco e il ritmo alla gara anche dopo il vantaggio.

– Al 19′, in seguito ad una bella combinazione sulla tre quarti turca tra Gabbiadini e DeGuz, l’ex doria di ex proprietà juventina si è intrufolato tra le orribili maglie turche e si è involato solo sulla sinistra. Con il suo sinistro avrebbe potuto battere a rete. Invece, proprio perché possiede quel sinistro, è riuscito a tagliare l’intera area porgendo a Higuain un pallone solo da spingere in rete. Un gol che avrebbe realizzato anche il Minao nella sua consueta postura da divano. 0-2.

– Al 26′ si è esagerato. Dalla destra, all’altezza della panchina, un sinistro millimetrico ha pescato ancora una volta Gabbiadini dietro i difensori avversari. Dapprincipio ho creduto che Gabbiadini avesse il dono dell’ubiquità. Vista l’eleganza e lo stile del passaggio ho pensato che si fosse auto lanciato. Invece era Albiol.

– Il gol é una vera chicca: spalle alla porta, stop a seguire con l’interno del piede, girandola, per ritrovarsi in un metro di spazio e in un secondo di tempo faccia a faccia col portiere. Piatto preciso e secco, sempre di sinistro, e 0-3. Un gol che avrebbe realizzato anche il Minao nella sua consueta postura da letto. In attesa della sveglia.

– Ho rivisto la classe e la leggiadria di una ballerina. Gabbiadini e Cuccarini, per me non c’è differenza. Da ieri è il più amato dai napoletani.

– E per far felice i tifosi, in caso di trionfo finale, oltre a Belen che ha promesso di vestirsi, Gabbiadini ha giurato che si farà una risata. Gabbiaridi.

– Il tempo si è poi concluso con una serpentina straordinaria del Gonzalone che ha saltato un paio di avversari e con un tiro alla Insigne ha centrato la traversa. Roba che nell’inferno di Trebisonda e nei sogni del Minao non si era mai vista.

– Prima della fine, ancora Gabbiadini/Cuccarini si è messo in evidenza prima di una punizione deviata in angolo dal portiere. Ho notato che, oltre a non ridere mai come già ribadito, ha lo sputo compulsivo di un lama. Cose di pocho conto, s’intende.

– Nell’intervallo ho scoperto che Maxi Lopez aveva siglato una doppietta al Bilbao e che la grande Roma era in vantaggio sul Feyenoord. 

– Nell’intervallo mi sono lasciato attrarre anche dal famoso spot dell’Uefa “no to racism”. A un certo punto ero sicuro di aver visto il faccione di Sacchi. Poi mi è stato spiegato che l’ho scambiato per Robben.

– Con un tale passivo, e un Trabz completamente assente nella nostra metà campo, la ripresa non prometteva grandi emozioni.

– Gargano è uscito a sorpresa per David Lopez e il Minao è passato dalla tipica postura da divano a quella da letto. Zzzz.

– Il TrabzzZzz ha impegnato Andujar in allungo con un tiro dal limite di Centofanti e in uscita sul successivo angolo. Scommetto la sveglia del Minao che a Rafael sono fischiate le orecchie in quel momento. Non c’è tifoso che non lo abbia pensato. 

– Su Rafael però, visti gli animi sempre più accesi dei tifosi, non voglio esprimermi perché temo, qualsiasi cosa dica, di ritrovarmi l’Isis sotto casa. 

– Al 61′ abbiamo alzato il volume del televisore per sentire il tanto pubblicizzato inferno di Trebisonda. Mertens stava per rovinarglielo, mentre il commento di Agostinelli ci ha indotto a immaginarlo solamente. Off.

– Intanto mi è giunta la notizia della rete del Feyenoord. Non ci volevo credere, ma ha segnato Kazim. Allora esiste davvero? Lo voglio. È il nostro uomo mercato.

– Il risultato sarebbe potuto cambiare nel corso della ripresa, ma la nostra difesa ben registrata e i nostri attaccanti imprecisi non hanno più smosso il risultato sino ai minuti finali.

– Giusto il tempo di avere la conferma per la quale Mertens non fu inserito nella prima lista dei rigoristi a Doha e contro l’Udinese e di vedere la quarta rete da parte di Zapata subentrato a Higuain.

– Lebron Zapata di questo passo supererà le medie di Micheal Jordan.

– Il Napoli dimentica Palermo, strapazza il Trabz e ipoteca il passaggio agli ottavi. Non so stabilire cosa abbia influito di più sulla prestazione: la nostra giornata perfetta o la Trebisonda senza bussola. L’aspetto che però voglio rimarcare, a prescindere dallo 0-4, è: abbiamo mai avuto un attacco così nutrito nella nostra storia? 

– A parte le 50 sfumature di Michu, abbiamo 8 uomini (Insigne compreso) che hanno raggiunto un ottimo standard e che possono interscambiarsi le zone avanzate del campo senza perdere il livello globale della squadra. Attendendo il colpo Kazim, ovviamente.

– Anche se sono certo, deprimendomi, che da oggi si parlerà più di Hamsik (e Rafael) ieri assente, che di questo o della bella vittoria.

– Fortuna che c’è sempre l’Inter a tirarmi su. Anche ieri lo hanno preso (il gol) al 94′. E la grande Roma sempre più prima nella speciale classifica mondiale del fischio più caldo. 

– Mentre del Napoli in Europa League c’è da fidarsi. L’ho sempre pensato…Sgrat.

(Ma a proposito di Belen, sta ancora con Shevchenko?)

Forza Napoli Sempre

La 10 non si tocca

#Gabbiaridi
Gianluigi Trapani

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