Callejon al Paìs: «Soy un jugador vertical. Il Napoli gioca il calcio più offensivo d’Italia. Benitez mi ha chiesto di esser più egoista»
La frase più bella è senza dubbio la definizione che dà di sé. «Me considero un centrocampista con gol, un jugador muy vertical». Fantastica. Così José Maria Callejon in un’intervista al Paìs. Ricorda che ha cominciata la sua carriera da attaccante, da 9, poi è finito sulla fascia e ora prova a unire entrambe le […]

La frase più bella è senza dubbio la definizione che dà di sé. «Me considero un centrocampista con gol, un jugador muy vertical». Fantastica. Così José Maria Callejon in un’intervista al Paìs. Ricorda che ha cominciata la sua carriera da attaccante, da 9, poi è finito sulla fascia e ora prova a unire entrambe le attitudini. «Non vivo e non ho mai vissuto del gol – dice al giornalista Luis Martin -, mi è costato molto sforzo e molto sacrificio arrivare qui in Nazionale. So che ci sono anche perché ho segnato tanti gol ma so anche che un centrocampista non avrà l’opportunità di vincere la classifica cannonieri». Dice che in Italia fare gol è più difficile che in Spagna, descrive il gioco italiano come più difensivo rispetto a quello spagnolo. «Ma il Napoli – dice – è diverso. Benitez non è per nulla difensivista, gli piace avere il pallone e attaccare, proporre il gioco. Siamo la squadra che gioca il calcio più d’attacco d’Italia». Parla del suo feeling con Mourinho: «Mi inculcò il carattere vincente, mi diede molta fiducia. È stato uno dei primi a farmi i complimenti per la convocazione con la Spagna». «Il lavoro paga sempre. Ho sempre avuto un dono: calcio molto bene. Ma segno di più perché mi sono allenato tanto e anche perché Benitez mi ha chiesto di essere più egoista. Non mi fermo, ora sto cercando di migliorare a calciare col sinistro».