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Un nome nuovo per il Napoli: Aldo Caretti, appoggiato da Luis Gallo

Un nome nuovo per il Napoli: Aldo Caretti, appoggiato da Luis Gallo

11 agosto 2004
Alle ore 8 e 45 arriva in Federcalcio a Roma la diffida del tribunale di Napoli, con la quale si vieta di mettere le mani sul titolo sportivo della fallita Ssc Napoli. La curatela lo reclama per sé. La diffida viene consegnata anche al ministero dei Beni culturali. Il professore Fimmanò che l’ha seguita da vicino ricorda alla Figc che andando avanti con il Lodo Petrucci potrebbe scattare a questo punto una indagine della Procura con due ipotesi di reato: concorso in bancarotta e inosservanza di un ordine del giudice a tutela del credito. 

Cambia pure lo scenario a Napoli, dunque. Paolo De Luca rinuncia al Lodo Petrucci e formalizza davanti alla Fallimentare la richiesta d’acquisto della “scatola” Napoli: offre 10 milioni e una royalty sugli incassi dei prossimi 10 anni. Il nome nuovo che si fa avanti è quello di Aldo Caretti, vomerese, fondatore della Caretti family group Inc con base a Los Angeles: la sua offerta è di 26 milioni in contanti. Ha il sostegno di Luis Gallo, figlio di Ellenio, ex presidente. Alla vigilia del Consiglio federale, gli unici che hanno le carte in regola per il Lodo Petrucci congelato dalla Figc sono Luis Vinicio e la sua Lega Azzurra. Il giorno dopo è prevista l’elaborazione dei calendari di serie B.  “Noi andiamo avanti nel rispetto delle norme. Se il governo vuole, può emanare un decreto legge, non ci si può fermare davanti a minacce e avvocati”, fa sapere Franco Carraro, presidente Figc. Gianni Letta, da Palazzo Chigi, invita a seguire la sentenza del tribunale. Gli hanno telefonato il sindaco Iervolino, Bassolino, Pomicino e Mastella. Anche Gaucci in visita a Palazzo Chigi, per ricordare che prima di tutti ha presentato un’offerta alla Fallimentare: 46 milioni da pagare in 5 anni. Ma la Fallimentare si è riservata di controllare le garanzie presentate.
Il Ciuccio

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