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Le pagelle / Insigne re di Coppe. Ottimi Mertens e Reina. Benitez colpisce ancora

Le pagelle di Fiorentina-Napoli 1-3, finale di Coppa Italia 2014 REINA 7 – Niente da fare sul gol, ma tiene in piedi il Napoli deviando con la punta delle dita il tiro di Mati Fernandez (71’) e così protegge il vantaggio azzurro a rischio nella ripresa in cui il Napoli bada solo a difendere sotto la pressione della Fiorentina. Ammonito per perdita di tempo. Si arrabbia con la difesa quando si presenta bucata, fa una parata straordinaria e si lancia sul gruppo che fa festa e sembra una libellula. La sente, ci sente – 8 HENRIQUE 6,5 – Sulla sua fascia c’è sempre Vargas a creare pericoli. Il brasiliano soffre, ma difende bene. Riduce le sue incursioni offensive. Tra i protagonisti del finale con la squadra tutta chiusa a difendere. Tutto per la squadra – 6,5 FERNANDEZ 6,5 – Concreto, deciso, sempre presente nelle occasioni “calde”. La Fiorentina non sfonda al centro. Una pietra, bello vedere il centro che tiene – 7 ALBIOL 6,5 – Regge bene l’urto viola che si protrae per tutta la ripresa. Svetta nel gioco alto. Puntuale negli interventi finali annullando l’ultimo passaggio in area dei toscani. Ammonito per un fallo su Joaquin (35’), ma non si fa condizionare dal “giallo”. Fa il suo dovere – 6,5 GHOULAM 6 – Deve badare soprattutto a difendere sul lato dove scende Tomovic e spazia Ilicic. Poche incursioni in avanti. Una conclusione fuori. Si perde Ilicic nell’azione in cui l’attaccante sloveno fallisce il 2-2 solo davanti a Reina. Fa il suo dovere in maniera un po’ più sufficiente degli altri – 6 JORGINHO 6 – Più di lotta che di governo. Come sempre rapido quando è avanti. Ma deve ripiegare per quasi tutta la partita. Il centrocampo viola è in superiorità numerica e bisogna fare pressing e battersi da difensore. Molle, ma resiste – 6 INLER 5,5 – Ammonito per un fallo su Aquilani (49’), sembra a corto di benzina nella ripresa e ricorre spesso al fallo. Perdonato dall’arbitro un paio di volte, becca il secondo “giallo” al 78’ per un’entrata su Ilicic. Espulso, lascia la squadra in dieci negli ultimi 17 minuti, recupero compreso. Capitano dopo l’uscita di Hamsik. Comincia bene su Borja Valero, poi lo spagnolo prende il sopravvento. Sbaglia troppo e ci fa restare in 10. Era chiaro a tutti che la seconda ammonizione era nell’aria, forse andava sostituito un po’ prima – 5 CALLEJON 6 – Deve raddoppiare su Vargas e tenere a bada le discese di Pasqual. Spesso in contrasto anche su Joaquin. Così si vede poco in attacco, ma mette dentro l’area toscana un paio di cross bassi e invitanti. Prezioso, anche se non decisivo in attacco. La solita milonga con un affanno in più – 6 HAMSIK 6,5 – Primi venti minuti alla grande. È lui il motore del Napoli. Scherma Pizarro, recupera palla, parte in verticale. Fantastica galoppata dopo un corner contro il Napoli e, alla fine della corsa, l’assist preciso a Insigne per il primo gol dello “scugnizzo”. Cala nel secondo tempo e zoppica. Esce al 63’. Quella palla servita ad Insigne è stata bellissima – 6,5 MERTENS 7 – Entra per Hamsik e mette il sigillo alla vittoria nei minuti di recupero. Favorito da un rimpallo dei difensori viola, parte sicuro sulla sinistra e batte Neto in uscita. Seconda rete in Coppa Italia. Entrando dà la scossa alla squadra che stava soffrendo in difesa. Non sai mai quando segna. È questo il suo valore. Non lo capisci mai che sta per segnare. Un talento bellissimo – 7 INSIGNE 7,5 – È lui il cannoniere di Coppa. Doppietta decisiva in finale col famoso tiro a giro sul palo lontano, la prima volta di destro, la seconda di sinistro. Sono in tutto tre le sue reti in Coppa (alla pari di Higuain e Callejon). È tornato al gol nell’occasione più importante. Ha segnato e ha lottato. Sostituito nel finale. Se l’è meritata, tutta. Splendido – 8 BEHRAMI s.v. – Entra all’80’ per Insigne. Il Napoli è in dieci e deve rafforzare la difesa. Dà il suo contributo. Copre quando c’è solo da difendere il risultato – s.v. HIGUAIN 6 – Manca il gol a mezzo metro dalla porta per l’opposizione di Borja Valero e Neto sulla linea. Si sposta spesso sulla destra aprendo un corridoio centrale per Hamsik. Rodriguez con un disperato salvataggio in corner gli toglie la soddisfazione del gol (15’) sul cross basso di Callejon. Prende palla, va avanti e consegna a Insigne il pallone del raddoppio. Una conclusione centrale, parata. Non capisce il “velo” di Mertens e perde un’occasione d’oro al limite dell’area viola (69’). Non in perfette condizioni, cala nel finale e viene sostituito dopo avere lottato molto. Un giocatore non si vede solo dai gol. L’azione che ha portato in gol Insigne vale da sola tutto il voto – 7 PANDEV 5 – Entra per Higuain (70’) e, messo da Mertens davanti a Neto, si fa annullare la palla-gol dal portiere gigliato (73’). Molle anche lui. Vedere entrare Rossi (anche dopo 5 mesi di stop) mentre Pandev sostituiva Higuain mi ha fatto un po’ paura – 5 BENITEZ 7 – Non fallisce la conquista di un trofeo al primo anno con una nuova squadra. Conferma col Napoli. Schiera tutti i titolari e lancia Insigne dal primo minuto che, con una doppietta, comincia col mettere al sicuro la Coppa. Poi il Napoli, dopo venti minuti brillanti, cede l’iniziativa alla Fiorentina e, nel secondo tempo, non riesce più a ripartire. Può farci poco. Le energie calano, ma resiste la concentrazione. Il Napoli difende in massa, tutto contratto nella ripresa. Reina fa una parata miracolosa. L’assalto della Fiorentina non porta a nulla nonostante Montella inserisca più giocatori offensivi (55’ Mati Fernandez per il terzino Pasqual, 72’ Rossi per Joaquin, 83’ Matri per Aquilani). Azzecca la sostituzione di Hamsik con Mertens che, nei minuti di recupero, sigla il definitivo 3-1. Con Higuain non al meglio, impiega Pandev negli ultimi venti minuti e il macedone si “mangia” un gol. Bellissimo il suo Napoli nel primo tempo, soprattutto nei primi venti minuti. Poi, tutta una sofferenza a resistere sul minimo vantaggio prima del tris in chiusura di Mertens. La voleva, la voleva dall’inizio, la voleva con tutto se stesso, la voleva stringere, e ce l’ha fatta. Una Coppa meritatissima, dalla squadra tutta e dal nostro Rafa. Il primo trofeo in azzurro. Una vittoria in dieci con un primo tempo straordinario e un secondo tempo più brutto, teso, pericoloso, ma che la corsa di Mertens al 3-1 ha reso indimenticabile. E la rabbia di Insigne, napoletano, che era la rabbia di tutti noi di fronte allo scempio a cui avevamo assistito prima (e a cui, purtroppo, abbiamo assistito anche dopo). Quella Coppa è nostra, e nessuna violenza, nessuna idiozia, nessuna televisione di Stato inadeguata e nessuno Stato a frantumi potrà toglierci la gioia di averla vinta. Felici per Rafa e per la squadra, immensamente. Dispiace un po’ averli delusi: alcuni dei nostri campioni non sono napoletani, ma sanno che noi la maggior parte di noi non va in giro armata di pistole o bombe carta e che la maggior parte di noi non porta come soprannome “’a carogna”. Un trofeo da incorniciare in una notte da dimenticare. Il merito – quello positivo, da ricordare per sempre – è tutto di questa squadra che ci porterà lontano e di un allenatore a cui, oggi, vogliamo più bene che mai. E Forza Napoli. Sempre – 10 MIMMO CARRATELLI e ILARIA PUGLIA

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