Benitez: «Le squadre italiane perdono in Europa perché in Italia ci si difende solo»
Conferenza di rafa Benitez alla vigilia di Napoli-Porto, gara di ritorno degli ottavi di finale di Europa League. Una conferenza stampa non banale in cui Benitez ha bacchettato duramente la mentalità del calcio italiano. Ha individuato in questo difensivismo esasperato la chiave di lettura delle nostre continue sconfitte in Europa. Il virgolettato è tratto dal […]
Conferenza di rafa Benitez alla vigilia di Napoli-Porto, gara di ritorno degli ottavi di finale di Europa League. Una conferenza stampa non banale in cui Benitez ha bacchettato duramente la mentalità del calcio italiano. Ha individuato in questo difensivismo esasperato la chiave di lettura delle nostre continue sconfitte in Europa. Il virgolettato è tratto dal sito tuttonapoli.net.
13.10 – Chi giocherà dietro Higuain? “Hamsik o Mertens, tutti possono fare il ruolo di esterno o dietro la punta ed è buono per me”.
13.08 – Come mai il calcio italiano è rimasto un po’ indietro nelle Coppe? “Il calcio europeo è un calcio d’attacco, è il calcio che piace alle tv e ai tifosi. Quello italiano, invece, pensa molto a non subire gol. Questo cambio di mentalità è necessario. Può essere determinante la fase difensiva, ma non sempre. In Italia tutti dicono di giocare con la difesa a tre, in realtà giocano col 5-3-2, spesso sono undici dietro al pallone. In Europa si gioca diversamente e questa differenza si paga”.
13.08 – Come sta Higuain? “Soprattutto un attaccante se segna ha più energia. Se gioca benissimo e non fa gol può anche essere arrabbiato. Nel caso di Higuain è molto contento”
13.07 – Segnate meno e subito meno della prima fase di stagione. Domani che partita sarà? “Mi piaceva molto la squadra che segnava molto e questa che difende meglio. L’obiettivo, però, è continuare e creare in attacco e avere una difesa sempre più solida. Giochiamo ogni tre giorni ma abbiamo i giocatori per sopportare questi impegni. Domani dovremo segnare contro una squadra molto forte, tra le più forti d’Europa. Il Porto gioca bene e ha qualità che proverà a sfruttare, non è una squadra che fa una ripartenza per tempo. Proverà a fare il suo gioco”.
13.06 – Come si vincono adesso queste partite visto che giocate sempre? “Abbiamo l’esperienza per fare questo, ognuno deve avere il suo ruolo e sapere quello che deve fare. La squadra giocherà ancora molte partite al suo livello, abbiamo energia e lucidità per fare bene”.
13.04 – In città c’è grande attesa. Questa voglia può rappresentare un’arma a doppio taglio? “Credo che da inizio stagione la squadra ha fatto bene e tutti si aspettavano tanto da essa. Arrivare a una partita di Europa League con 50/60mila persone allo stadio è molto positivo e importante per la crescita della società. Se vogliamo vedere queste partite anche in futuro è importantissimo per i tifosi rispettare le regole e fare in modo di non avere alcun problema con lo stadio. Il San Paolo fa la differenza e noi vogliamo giocare in casa coi tifosi, solo così la squadra sarà più forte”.
13.03 – A Torino è mancato ritmo? “Non è così, bisogna dare credito al Torino che palleggia molto nella sua metà campo. Moretti è uno dei giocatori che tocca di più il pallone in Serie A. Questo aspetto rende difficile la fase di pressing e ti mette in difficoltà. Dal punto di vista tattico la squadra ha fatto quello che doveva fare e soprattutto alla fine ha avuto pieno controllo della partita”.
13.02 – Henrique può giocare a destra? “Behrami può giocare a destra o a sinistra, Henrique è una possibilità e Reveillere è un’altra ancora. Non mi lamento degli infortuni, ma ci sono. Non so chi giocherà come terzino destro, ma la rosa è preparata”.
13.00 – Senti che si sta avvicinando la crescita giusta per vincere anche come lunedì? “Contro Dortmund e Arsenal abbiamo giocato con un’intensità che piace a tutti. Nelle ultime con Roma e Torino, invece, abbiamo vinto col carattere. A me, però, è piaciuta anche la vittoria col Marsiglia, in questa gara si è vista in campo grande voglia di rivincità”.
12.58 – Come fa un tecnico a mantenere tranquillità durante la gara? Una vittoria come quella di Torino quanto può essere importante? “Senza fretta e senza pausa è il motto perfetto. Dobbiamo affrontare la gara con l’idea di vincere, sappiamo che se facciamo un gol abbiamo un po’ più di tempo. Dobbiamo pensare al primo gol, non al secondo o al terzo. Il Porto è una squadra fortissima con grandi qualità. Per quanto riguarda la vittoria sul Torino, contro una squadra che gioca un calcio difficile da affrontare, non era facile. Nell’ultimo quarto d’ora la crescita caratteriale è un aspetto che si deve vedere in tante partite. La squadra deve vincere mostrando questo carattere”.
12.56 – Europa League più importante del secondo posto? “Lobiettivo principale è il secondo posto, ma adesso la partita più importante è quella di domani. Per la crescita della società è importante andare avanti”.
12.55 – Che aria si respira nello spogliatoio? “C’è fiducia, abbiamo dimostrato che in casa si può vincere, già lo abbiamo fatto in Champions. Il San Paolo può essere determinante”.











