Il Calcio Napoli lanci un segnale di trasparenza: adotti il bilancio sociale

In questi ultimi mesi, troppo spesso, abbiamo letto e ascoltato analisi sul bilancio del calcio Napoli. Alcune rigorose, altre decisamente meno. Questo ha contribuito ad alimentare una “diffusa”, ma solo presunta, competenza sui bilanci societari e in particolare su quello della squadra del cuore: il Napoli. La tentazione di passare da “allenatori” a “commercialisti” è […]

In questi ultimi mesi, troppo spesso, abbiamo letto e ascoltato analisi sul bilancio del calcio Napoli. Alcune rigorose, altre decisamente meno.
Questo ha contribuito ad alimentare una “diffusa”, ma solo presunta, competenza sui bilanci societari e in particolare su quello della squadra del cuore: il Napoli.
La tentazione di passare da “allenatori” a “commercialisti” è stata troppo forte. Questo in realtà dimostra come lo sport non sia una semplice attività economica ma un centro di interessi sociali, economici ed umani che richiede particolare attenzione.
Nessuno spettatore dei film di De Laurentis si sognerebbe di frugare tra i bilanci della Filmauro per capire come la società impieghi i proventi derivanti dall’attività cinematografica.
Nel calcio invece questo accade. Dunque l’intreccio di interessi sociali, economici, politici ed umani che il calcio rappresenta richiede l’adozione di strumenti più sofisticati.
Quali? A questo proposito nasce l’idea di questo articolo.
Uno strumento per affrontare in modo più trasparente, responsabile e cordiale la comunicazione dei risultati economici e dei progetti sportivi di una società di calcio esiste ed è il bilancio sociale.
Il bilancio sociale è un documento che rappresenta e spiega non solo gli indicatori economici della società ma le politiche di sviluppo sportivo perseguite nonché le politiche relative alla tutela della salute degli atleti, la promozione della crescita del settore giovanile, le iniziative sociali realizzate, i rapporti con le tifoserie e con il territorio di riferimento.
In secondo luogo le informazioni contenute nel bilancio sociale servono per consolidare il rapporto con i propri stakeholder nell’intento di fornire delle risposte alle legittime aspettative dei molteplici interlocutori di una società sportiva.
Peraltro lo sport in particolare è impossibilitato, come sostengono da tempo autorevoli studiosi, ad eludere le implicazioni proposte dal dibattito sulla responsabilità sociale d’impresa.

La Figc ha inaugurato questo prezioso processo. A partire dal 2012 ha iniziato il processo di rendicontazione sociale e ha pubblicato negli ultimi due anni il bilancio sociale della Federazione. Si tratta dunque di un punto di riferimento importante nonché di uno stimolo per le società di calcio professionistiche. Giancarlo Abete, Presidente della Federcalcio nella lettera di presentazione del Bilancio Sociale 2012 ha scritto: Il bilancio sociale rappresenta un elemento innovativo in ambito calcistico internazionale che ha riscontrato il parere positivo della FIFA e della UEFA divenendo una best practice per molte realtà calcistiche in Italia, nonché un efficace strumento di rendicontazione non solo per operatori del settore ma anche per tifosi e famiglie. Il successo ottenuto nella prima edizione del Bilancio Sociale ha spinto la Federazione a perseguire obiettivi ancora più ambiziosi e nuove sfide. E’ infatti cresciuta la consapevolezza del valore dei principi di correttezza e trasparenza e dell’ importanza di misurare e rappresentare gli aspetti etici e sociali dell’attività svolta.

Il Presidente della società Calcio Padova spa, prima società calcistica professionistica ad adottare il bilancio sociale, ha espresso il concetto in maniera molto chiara: “Attraverso la stesura del bilancio sociale abbiamo inoltre inteso dotarci di un elemento che legittimasse in termini morali il nostro ruolo agli occhi della comunità di riferimento. Riteniamo si tratti di un momento utile ad enfatizzare il nostro legame con il territorio, nonché di un’occasione per riaffermare il nostro concetto di impresa come buon cittadino, cioè come soggetto economico che, pur perseguendo il proprio interesse prevalente, contribuisce a migliorare la qualità della vita dei membri dell’intera collettività in cui è inserito. Inoltre con questa operazione il Calcio Padova ha inteso creare un nuovo strumento di dialogo, un mezzo attraverso cui rapportarsi in modo chiaro con la pluralità di coloro che partecipano, a vario titolo, alle iniziative della Società”.

Dunque, che una società di calcio come quella del Napoli, in tempi di fair play finanziario e di crisi complessiva del paese, dia un segnale di trasparenza, efficienza ma anche di fair play morale nei confronti del proprio pubblico di riferimento sarebbe una bella notizia.
Il pubblico del San Paolo e in generale i tifosi del Napoli lo meriterebbero.
De Laurentis ha mostrato grande lungimiranza e coraggio nella scelta di Benitez sulla panchina del Napoli, sarebbe altrettanto lungimirante se il Napoli fosse la prima squadra di calcio di serie A ad adottare il bilancio sociale sottraendo così se stessa e il suo Presidente al chiacchiericcio da bar sugli utili e sul bilancio, a cui abbiamo spesso assistito negli ultimi mesi.

Marco D’Isanto
Dottore Commercialista in Napoli

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