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Le pagelle / In comunicazione 4 a Mazzarri e 8 a Behrami

Pagelle Roma-Napoli. Ilaria vs. Mimmo

ROSATI 6 – Prende due gol, il primo imparabile, sul secondo sfiora il tiro di Destro: forse poteva intervenire meglio. Quarta partita da titolare e prima sconfitta. Protagonista di numerosi salvataggi su Pjanic, Marquinho, due volte su Lamela, su Florenzi all’ultimo minuto.
Ma tu hai capito che ne ha salvate 5?? E noi che lo volevamo buttare… vabbè, regaliamolo e via – 5,5

ROLANDO 4,5 – Non c’è sul gol di Marquinho, si fa aggirare da Destro sul secondo gol. Brutta serata.
Dimmi che insieme a Mazzarri se ne va anche lui (e, se succede, mettiamogli in tasca Donadel) – 4

CANNAVARO 5,5 – In difficoltà perché Destro parte da lontano. Un salvataggio sulla linea. Esce al 72’.
A parte quel salvataggio ha giocato una delle peggiori partite del campionato. Un brutto congedo – 5

CALAIO’ 5 – Entra per Cannavaro negli ultimi venti minuti. Chiuso da Castàn vicino al palo. Sulla respinta di Lobont, il pallone gli carambola addosso e finisce con l’essere un assist per il gol di Cavani. Resta un rincalzo che si inserisce con difficoltà.
Il pallone che gli finisce addosso per caso è l’immagine perfetta per definire la prestazione complessiva di Calaiò in questo campionato: un caso – 4,5

BRITOS 5 – Balla parecchio sulla fascia dove la Roma avanza con Torosidis e insiste con Lamela. Fallisce di testa l’intervento su Lamela lasciando la palla a Marquinho per il primo gol della Roma. Esce al 52’.
Grazie Britos: come assistman sei un grande (ingarrassi una volta la porta giusta!?) – 4

ARMERO 5,5 – Entra al posto di Britos per scuotere l’attacco azzurro da mezz’ala sinistra. Combina poco, ma è tutto il Napoli che è molto evanescente nel secondo tempo.
Poteva salutarci in modo più degno. Peccato – 5

MAGGIO 5,5 – Comincia bene, con molta verve e buona corsa. Cala alla distanza sbagliando i cross e soffrendo le iniziative offensive di Dodò.
Si è adeguato, ancora una volta, al nulla – 4,5

BEHRAMI 7 – Contrasta Pjanic, va in pressing su tutti, arretra a centrale di difesa quando esce Cannavaro e se la cava sempre.
“Vittoria per Mazzarri? Vittoria per il Napoli, per chiudere bene” (http://www.asromalive.it/2013/05/roma-napoli-si-chiude-0-0-il-primo-tempo-behrami-vinciamo-per-mazzarri/). ‘OMM – 7 (per le dichiarazioni, 8)

DZEMAILI 5 – Piuttosto in ombra, ma è tutto il Napoli che non gira. Non trova la posizione, ballando fra i centrocampisti della Roma. Scocca la punizione dalla quale nasce il gol di Cavani.
Fuori fase proprio – 5

ZUNIGA 6 – Ha un inizio effervescente, poi si abbassa sulla spinta della Roma sul suo lato con Torosidis e Lamela. Va in difficoltà, ma non si arrende. Buoni salvataggi in difesa.
Per l’effervescenza – 6

HAMSIK 6,5 – Tenta di pilotare il gioco del Napoli con un gran lavoro di recupero a centrocampo, ma trova scarsa collaborazione. Buona l’intesa iniziale con Zuniga. Apre il gioco, ma la difesa giallorossa è sempre ben piazzata. Per cinque volte era stato il killer della Roma, stavolta non punge. Un tiro respinto da Lobont, una conclusione di testa fuori. Anche Marekiaro finisce con l’impigliarsi nella ragnatela del centrocampo romanista.
Peccato non aver salutato con un gol, ma la classe è sempre quella – 6,5

PANDEV s.v. – Esce subito di scena per l’infortunio a una caviglia (6’). Il Napoli perde una pedina importante sul fronte offensivo.
Ripigliati, Goran! – sv

EL KADDOURI 5 – Entra per Pandev. Porta troppo la palla, perde più di un contrasto, cerca troppo il dribbling. Bravo in partenza, poi si perde.
In quella squadra, ieri, si sarebbe perso pure un campionissimo – 5

CAVANI 5,5 – Un gol per essere il capocannoniere del campionato senza rivali. Prima di lui c’era riuscito solo Maradona. Partita in chiaroscuro. Un paio di conclusioni a lato. Però sei centri nelle ultime quattro partite. Un goleador insostituibile. In tre anni, 104 gol fra campionato e coppe, terzo cannoniere assoluto nella storia del Napoli dietro Maradona (115) e Sallustro (111). 78 gol in campionato, quarto dopo Sallustro (108), Vojak (102) e Maradona (81).
Non se ne va, non se ne va. Avere un capocannoniere è un’emozione fortissima. Quanto tornare in Champions. A testa altissima – 5,5

MAZZARRI 7 – Questo Napoli è una sua creatura. Grande motivatore, lavoratore inflessibile, meticoloso, tenace, ha esaltato la squadra al di là dei valori effettivi facendone un gruppo compatto e determinato, irriducibile sino alla “zona Mazzarri”. Un secondo e un terzo posto. Tutta una serie di record. L’esplosione di Cavani e la maturazione di Hamsik. Due qualificazioni alla Champions, due all’Europa League. Non un campione di simpatia, ma un fuoriclasse del lavoro. Quattro anni in crescendo. Il distacco dal tecnico toscano interrompe il progetto-Napoli. La continuità della guida tecnica è importante. Lascia per scadenza di contratto. In totale 182 partite: 89 vittorie, 50 pareggi, 43 sconfitte. In campionato, 145 partite, 73 vittorie, 42 pareggi, 30 sconfitte. Percentuale di successi notevole. Se ne va con qualche ripicca per le critiche ricevute. Sulla partita di Roma incide poco. Non gli vanno bene neanche i cambi. Ma era l’ultima partita di campionato senza alcun traguardo.

Dobbiamo molto al mister e la riconoscenza è uno dei sentimenti più importanti che esistano. Ci ha dato tutto ciò che poteva, e ha spremuto i giocatori per ciò che avevano. Per la comunicazione gli metto 4: mi parli di stimoli quando il prossimo passo dovrebbe essere lo scudetto? Esiste uno stimolo più forte di questo? Non so, è che le balle e le mezze parole non mi sono mai piaciute. Per ciò che ha fatto in questi anni 8 pieno, non arriva al 10 solo per i pianti, i post partita disertati, i silenzi, il costante tergiversare. Sì, avrei preferito saperlo tre settimane fa che se ne andava, senza essere presa in giro da un “dopo la Roma” che gli ha fatto perdere un po’ di affetto tra i tifosi. Sarà sempre ricordato come un pessimo comunicatore e non per ciò che ci ha dato: noi napoletani siam fatti così. Grazie di tutto, Walter, è finito un ciclo, hai ragione. Ed è un bene. Non mi accoderò al pianto generale del “lascia durante un progetto, come faremo? Torneremo in C, non passeremo il girone Champions, l’anno prossimo saremo da metà classifica, non si capiranno più, non si ricorderanno gli schemi”. A me il futuro piace. Non è scritto da nessuna parte che si debba peggiorare. Verrà un altro allenatore (se ci va di lusso arriva Benitez, che ha un curriculum pieno di vittorie), verranno altri progetti, altri disegni, altri giocatori. E il Napoli, finalmente, vincerà. Forza Napoli. Sempre – 8 per il campionato (e il passato); 4 per la comunicazione complessiva (gli si consiglia un portavoce ufficiale. Per l’eternità).
ps: “Ciao Mimmo, è stato un onore come al solito e un divertimento immenso. A te metto un 10. Ma che ci inventiamo per quest’estate? Jamm, ja…”

MIMMO CARRATELLI e ILARIA PUGLIA

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