Secondo posto in cassaforte. Servivano tre punti e il Napoli non spreca il match-ball di Bologna, ormai irraggiungibile dal Milan. Mazzarri batte finalmente Pioli. Uscendo da un primo tempo di pura battaglia contro un Bologna aggressivo, rabbioso, falloso (4 ammoniti), che doveva riscattare lo 0-6 con la Lazio, il Napoli devasta la squadra emiliana nel primo quarto d’ora della ripresa. 3-0 siglato da Hamsik, Cavani (rigore) e Dzemaili.
Gioca Rolando sulla destra della difesa, c’è Insigne invece di Pandev. Sono le uniche novità del Napoli. Il Bologna ricostruisce la difesa inserendo tre nuovi elementi (Motta, Carvalho, Morleo) rispetto al settore stracciato dalla Lazio. E’ subito battaglia dopo i primi venti minuti dominati dal Napoli. Il Bologna viene fuori con una forte carica agonistica. Diamanti è il perno del suo gioco e anche il più grintoso. Gilardino prima punta sotto il controllo di Cannavaro. Diamanti alle spalle con Kone a destra (difficoltà iniziali per Britos) e Christodoulopoulos a sinistra (inizio incerto di Rolando che poi si riprende). Tocca a Behrami fermare l’irruenza di Diamanti, ma poi deve uscire (22’ infortunio a una caviglia cadendo). Entra Inler che tarda a calarsi nel clima agonistico che il Bologna impone, ma poi recupera.
Il Napoli gioca soprattutto a destra con Insigne e Dzemaili, appena appoggiati da Maggio. Cavani tarda ad entrare in partita (gioca il primo pallone al 18’). Hamsik si sacrifica a centrocampo. Anche Marekiaro sembra fuori gara. De Sanctis deve uscire a valanga su Gilardino (21’), deve poi difendersi da un gran tiro di Diamanti (24’). Il Napoli soffre, ma controlla. Le conclusioni del Napoli sono fuori bersaglio (19’ Insigne, 20’ Cavani).
C’è furore in ogni zona del campo, ma il Napoli regge. Un colpo di testa di Gilardino sfiora il gol alla fine del primo tempo. E, nella ripresa, il Napoli straripa. Ha saputo attendere, ha saputo difendere ed ora viene fuori alla grande. Diamanti non è più un ossesso e Inler si sistema meglio nel controllo del bolognese. La tecnica vince sulla forza. Ora il contropiede del Napoli colpisce inesorabilmente. Il Bologna si sbilancia, vuole vincere di slancio, vuole vincere e basta. E cade nella trappola azzurra.
Hamsik emerge dalla gara oscura, faticosa, di sacrificio del primo tempo e va a colpire. A metà campo, Inler in rovesciata (!) ruba la palla a Diamanti, corre Zuniga sulla sinistra, lo affianca Dzemaili che allunga ad Hamsik in area da centravanti: sinistro poderoso ed è il primo centro (52’). Brilla la stella di Marekiaro. Il Bologna si sgonfia, ma lotta ancora. Pioli sostituisce Perez (ammonito) con Pazienza temendo un secondo “giallo”. Il Napoli comanda. Parte dalla sua metà campo, galoppa con Insigne a sinistra. Da sinistra a destra il gran traversone per Cavani che entra in area e va giù atterrato da Stojanovic, ventenne portiere austriaco (1,96). Rigore ineccepibile quanto la soluzione del Matador dal dischetto (62’), sempre più capocannoniere del campionato (27 gol) e ormai a 102 reti in 108 partite con la maglia azzurra. L’attaccante più micidiale che il Napoli abbia mai avuto.
Sul doppio vantaggio, il Napoli impone con più tranquillità la sua classe. Gioca bene, si distende a meraviglia appena il Bologna si scopre. Pioli gioca la carta Moscardelli (66’ per Kone). Il greco-albanese, che in dicembre aveva rifilato due gol al Napoli in tre giorni, non si ripete, esce dal campo ammansito dalla difesa azzurra. Né Moscardelli (già letale contro il Napoli quand’era nel Chievo) trova mai lo spunto vincente. La difesa del Napoli è attenta, battagliera, sorretta quando occorre da Maggio e Zuniga, protetta anche da Hamsik che rientra profondo.
Il 3-0 è la sigla di Dzemaili sul successone azzurro. Sei gol nelle ultime sei partite per Dzedzè. E’ Cavani che s’invola come una furia da sinistra a destra, entra in area sfuggendo alla tenaglia di Carvalho e Sorensen, cade al momento del tiro, ma Dzemaili ha seguito l’azione, è al fianco del Matador, ne raccoglie il pallone e infila di potenza (67’).
La partita è finita. Il Napoli l’ha vinta da grande squadra. L’ha vinta accettando la battaglia del primo tempo, dilagando nel secondo. C’è spazio per Pandev (69’ per Insigne) ed El Kaddouri (78’ per Hamsik). Il Bologna finisce alle corde, stordito, abbattuto. Per il Napoli, col secondo posto ormai inattaccabile, è già futuro. Ora Mazzarri deve sciogliere le sue riserve. Ora De Laurentiis e Mazzarri devono parlarsi. Ora bisogna far luce sul destino di Cavani. Cinquemila tifosi napoletani a Bologna hanno gioito per questo Napoli in crescendo. Secondo posto storico, è la quinta volta del Napoli, e record a ripetizione, le vittorie (22), i successi in trasferta (9), il massimo delle segnature (70), l’attacco più forte del campionato. Sugli spalti di Bologna in cinquemila cantano oj vita mia. Felicità azzurra.
MIMMO CARRATELLI
NAPOLI (3-4-1-2): De Sanctis; Rolando, Cannavaro, Britos; Maggio, Behrami (22’ Inler), Dzemaili, Zuniga; Hamsik (78’ El Kaddouri); Insigne (69’ Pandev), Cavani.
BOLOGNA (4-2-3-1): Stojanovic; Motta, Sorensen, Carvalho (81’ Naldo), Morleo; Perez (55’ Pazienza), Taider; Kone (66’ Moscardelli), Diamanti, Christodoulopoulos; Gilardino.
ARBITRO: Massa (Imperia).
RETI: 52’ Hamsik, 62’ Cavani rigore, 67’ Dzemaili.
SERIE A – 36^ GIORNATA.
Cagliari-Parma 0-1, Palermo-Udinese 2-3, Roma-Chievo 0-1, Pescara-Milan 0-4, Sampdoria-Catania 1-1, Siena-Fiorentina 0-1, Torino-Genoa 0-0, Atalanta-Juventus 0-1, Inter-Lazio 1-3, Bologna-Napoli 0-3.
CLASSIFICA: Juventus 86; Napoli 75; Milan 68; Fiorentina 64; Udinese 60; Roma e Lazio 58; Inter 53; Catania 52; Parma 46; Cagliari e Chievo 43; Bologna 40; Atalanta e Sampdoria 39; Torino 37; Genoa 36; Palermo 32; Siena 30; Pescara 22.
PROSSIMO TURNO. Sabato 11: Juventus-Cagliari, Catania-Pescara. Domenica 12: Chievo-Torino, Fiorentina-Palermo, Genoa-Inter, Lazio-Sampdoria, Napoli-Siena, Udinese-Atalanta, Parma-Bologna, Milan-Roma (20,45).