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Contro la Juve in Supercoppa l’ultimo squillo del Napoli maradoniano

Nel “Nido degli uccelli” di Pechino, lo spettacolare stadio delle Olimpiadi 2008, ottantamila posti, duemila tifosi juventini, mille napoletani, e i cinesi affascinati dalla Vecchia Signora, ecco le zebre di Torino e il ciuccio di Napoli in una Supercoppa decisamente zoologica. I cinesi hanno inneggiato a Del Piero e Lavezzi, i grandi assenti della partitissima di sabato. Il Pinturicchio giocò il suo ultimo match con la Juve proprio nella finale di Coppa Italia a Roma perduta contro il Napoli. Il Pocho se ne è andato a Parigi attratto dal dinero degli sceicchi.

E’ la sfida che chiude la stagione scorsa ma, in concreto, apre la nuova. La Juventus non sembra ancora completamente rodata e ha già patito qualche infortunio (Chiellini, Isla, Caceres, in misura minore Vucinic e Barzagli). E’ probabile che la Juventus abbia mirato i ritmi di allenamento sul campionato e sulla Champions. Sembra avere anticipato la preparazione il Napoli puntando alla Supercoppa. Le amichevoli precampionato hanno mostrato una squadra già in buone condizioni atletiche e decisamente tesa a far risultato battendo Bayern Monaco, Bayer Leverkusen, Bordeaux e Sporting Braga, una bella collana di confronti internazionali.

A Pechino rispunterà l’astro di Cavani di rientro dalle Olimpiadi (Uruguay eliminato, nessun gol del Matador). In panchina l’elemento-sorpresa: Lorenzo Insigne che freme a debuttare con un gol proprio alla Juve.

Turbolenze nella squadra bianconera per i processi di Scommessopoli. Bonucci e Pepe sono in Cina, Conte è al suo posto (però manda avanti Carrera). Sono in attesa di sentenze già pesantemente contestate dalla società torinese. Attenzione, Napoli, il vittimismo e la rabbia juventini potranno produrre una veemente “reazione” sul campo.

CHAMPAGNE – Festival di gol, la sera del 1° settembre 1990, al “San Paolo”, nell’unico precedente fra Napoli e Juventus nella Supercoppa italiana. Il Napoli di Maradona era la squadra campione e la Juve aveva vinto la Coppa Italia. Diego era agli sgoccioli dei suoi sette anni azzurri, tradito dalla “polvere bianca”. Fu l’ultimo squillo del Napoli maradoniano.

La Juve era la squadra-champagne di Gigi Maifredi, venditore di bollicine e stravagante tecnico del calcio, tutto votato allo spettacolo. Fu un flop clamoroso. Il calcio-champagne non si addiceva a una formazione bianconera che aveva più solide virtù. Da quattro anni la Juventus non vinceva più il campionato. L’estemporanea soluzione Maifredi dissolse definitivamente una squadra senza più una bussola tattica. La Juve di Maifredi finì settima in campionato e i bianconeri avrebbero aspettato ancora cinque anni prima di tornare in vetta.

Quella sera del primo giorno di settembre a Napoli la Juve presentava tuttavia un attacco delle meraviglie: Haessler, Marocchi, Casiraghi, Baggio, Schillaci. Ma la difesa apparve spaesata nell’applicazione della “zona” predicata da Maifredi al debutto sulla panchina bianconera. Il Napoli trovò praterie invitanti per arrivare alla porta di Tacconi.

Fu un tiro al bersaglio (5-1). Dopo pochi minuti, il primo gol di Silenzi, un cavallone brado (8’). Careca straziò la difesa torinese, Julio Cesar lo agganciò in area, il pallone finì a Silenzi, lasciato libero, che insaccò comodamente. Gli azzurri si catapultavano verso l’area della Juve e Tacconi, più volte, doveva uscire dai sedici metri a rinviare di piede. Schizzò Silenzi sulla sinistra, lanciato da Alemao, entrò in area e toccò all’indietro per Careca che segnò in perfetta solitudine (20’). Interruppe la sinfonia azzurra un gol di Baggio su punizione (39’). Ma per il Napoli andò immediatamente a bersaglio Crippa (44’). Da destra partì il lancio al bacio di Maradona, il mediano galoppò verso l’area juventina, dribblò Tacconi, lasciato sempre in balia degli attacchi napoletani, e firmò il 3-1. Quarta rete umiliante allo scadere del primo tempo. Maradona lanciò Silenzi, sulla destra, nella metà campo bianconera deserta (non funzionava il fuorigioco di Maifredi). Tacconi uscì molto fuori dall’area incontro all’attaccante azzurro. Si scontrarono, ma Silenzi fu lesto a recuperare il pallone e a pennellarlo in rete da lontano (45’).

Il Napoli chiuse il festival col quinto gol nella ripresa. Un altro lancio di Maradona a Careca sulla tre-quarti, difesa juventina aperta, di nuovo un’uscita disperata di Tacconi e Careca lo superò con un pallonetto (71’). Diego non partecipò alla goleada, ma fu l’irresistibile suggeritore delle ultime tre reti.

Gli eroi di quella serata furono Galli, Ciro Ferrara, Francini, Baroni, Corradini, De Napoli, Alemao, Crippa, Careca, Maradona, Silenzi. Parteciparono al festival anche Mauro (70’ per Silenzi) e Rizzardi (80’ per Crippa).

Mimmo Carratelli

LA COPPA – L’ultima sfida tra Napoli e Juventus è stata la finale di Coppa Italia a Roma. Vittoriosi gli azzurri per 2-0 con i  gol di Cavani (63’ su rigore) e Hamsik (83’). Il Napoli (3-5-2) schierò De Sanctis, Campagnaro, Cannavaro, Aronica, Maggio, Inler, Dzemaili, Hamsik (85’ Dossena), Zuniga, Lavezzi (72’ Pandev), Cavani (92’ Britos). La Juve (3-5-2) schierò Storari, Barzagli, Bonucci, Caceres, Lichtesteiner (67’ Pepe), Vidal, Pirlo, Marchisio, Estigarribia, Del Piero (67’ Vucinic), Borriello (72’ Quagliarella poi espulso all’89’).

CINA – Per la terza volta la Supercoppa si gioca a Pechino. Nel 2009 la Lazio, vincitrice della Coppa Italia, superò l’Inter campione 2-1 e nel 2011 il Milan campione batté l’Inter vincitrice della Coppa Italia per 2-1.

SUPERCOPPA – E’ la venticinquesima edizione del super-trofeo nazionale tra la squadra campione d’Italia e la vincitrice della Coppa Italia. La Supercoppa italiana si gioca in una partita unica. Diciotto volte hanno vinto i campioni, sei volte le formazioni vittoriose in Coppa.

Record del Milan con 6 vittorie seguito da Inter (5), Juventus (4), Lazio (3) e Roma (2). Una vittoria per Napoli, Sampdoria, Fiorentina e Parma. Le squadre di Coppa Italia che hanno vinto la Supercoppa sono la Fiorentina (1996), la Lazio (1998 e 2009), il Parma (1999), l’Inter (2005), la Roma (2007).

Diciannove volte si è giocato sul campo dei campioni d’Italia. Cinque volte in campo neutro: a Washington nel 1993 (Milan-Torino 1-0), a Tripoli nel 2002 (Juventus-Parma 2-1), a East Rutherford nel New Jersey nel 2003 (Juventus-Milan 5-3 ai rigori), a Pechino nel 2009 (Lazio-Inter 2-1) e nel 2011 (Milan-Inter 2-1).

Tre volte la Supercoppa si è decisa ai rigori (1994 Milan-Sampdoria 4-3, 2003 Juventus-Milan 5-3, 2008 Inter-Roma 6-5). Due volte sono stati necessari i tempi supplementari (2005 Inter-Juventus 1-0, 2006 Inter-Roma 4-3).

L’ALBO D’ORO.

(In maiuscolo la squadra campione d’Italia).

1988 – MILAN-Sampdoria 3-1

1989 – INTER-Sampdoria 2-0

1990 – NAPOLI-Juventus 5-1

1991 – SAMPDORIA-Roma 1-0

1992 – MILAN-Parma 2-1

1993 – MILAN-Torino 1-0

1994 – MILAN-Sampdoria 4-3 ai rigori

1995 – JUVENTUS-Parma 1-0

1996 – Fiorentina-MILAN 2-1

1997 – JUVENTUS-Vicenza 3-0

1998 – Lazio-JUVENTUS 2-1

1999 – Parma-MILAN 2-1

2000 – LAZIO-Inter 4-3

2001 – ROMA-Fiorentina 3-0

2002 – JUVENTUS-Parma 2-1

2003 – JUVENTUS-Milan 5-3 ai rigori

2004 – MILAN-Lazio 3-0

2005 – Inter-JUVENTUS 1-0 dts

2006 – INTER-Roma 4-3 dts

2007 – Roma-INTER 1-0

2008 – INTER-Roma 6-5 ai rigori

2009 – Lazio-INTER 2-1

2010 – INTER-Roma 3-1

2011 – MILAN-Inter 2-1

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