A Madrid, nei bar, ho visto tifosi del Barça esultare (prima del ciclone Torres).

E insomma, il calcio visto da Madrid è abbastanza diverso. Qui Lecce-Napoli è un sapore lontano. Qui il calcio è Champions League, è il sapore di un Classico che poteva essere rivincita e non è stato. Qui, a Madrid, a due passi da Plaza Mayor, il calcio è un bar con maxi-schermi dove castigliani, catalani, […]

E insomma, il calcio visto da Madrid è abbastanza diverso. Qui Lecce-Napoli è un sapore lontano. Qui il calcio è Champions League, è il sapore di un Classico che poteva essere rivincita e non è stato. Qui, a Madrid, a due passi da Plaza Mayor, il calcio è un bar con maxi-schermi dove castigliani, catalani, inglesi e qualche intruso si ritrovano a vedere la semifinale tra l’invincibile armada e gli ammutinati di Villas Boas.
È finita come sappiamo, col Barça che undici contro dieci non è riuscito a portare a casa la finale. Con quelli del Chelsea che si sono difesi come dieci leoni, e alla fine hanno piazzato la zampata assassina proprio con Fernando Torres. In mezzo, tanto Barcellona e poco Messi. Un rigore sbagliato dal numero dieci (e quello ci sta, capita anche ai migliori) e così poca personalità. Se qualcuno si aspetta da questo ragazzo che si prenda la squadra sulle spalle nei momenti più delicati allora, come diciamo noi, ha sbagliato palazzo. Ma ha preso un palo, direte voi. E appunto, ha preso un palo. È forte Messi, Messi, fortissimo, ma è presto per paragoni blasfemi. Al momento, secondo me, è sotto Zidane. E scavalcare il francese non è facile.
Ma nella serata di Champions c’è un altro aspetto che mi ha stupito, se non sconvolto. A Madrid chi tifa del Barcellona può esultare nei bar, nessuno gli dice niente. Magari qualcuno dopo lo sfotte bonariamente, ma nulla più. È stato bello partecipare a una serata dagli intrecci strani che in Italia non sarebbe mai possibile. Stasera vado al Santiago Bernabeu, vi saluto Mou.
Massimiliano Gallo

E insomma, il calcio visto da Madrid è abbastanza diverso. Qui Lecce-Napoli è un sapore lontano. Qui il calcio è Champions League, è il sapore di un Classico che poteva essere rivincita e non è stato. Qui, a Madrid, a due passi da Plaza Mayor, il calcio è un bar con maxi-schermi dove castigliani, catalani, inglesi e qualche intruso si ritrovano a vedere la semifinale tra l’invincibile armada e gli ammutinati di Villas Boas.

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