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Caro comandante Gallo, il calcio non è il circolo Gerulaitis e io sono anti-giuventino (anche se mi manca Ricchiuti)

Caro Comandante Gallo, noto che stavolta te la sei cantata e suonata da solo. Bravo. Chi ha chiesto di scegliere e cosa? Nel mio articolo ho espresso la debolezza di un momento che ha preso corpo nell’attimo in cui ho realizzato che la conquista di quel trofeo passerà attraverso l’incontro-scontro con gli odiati. E ho pensato che vincere quella finale contro quegli avversari potrebbe essere l’attimo più godurioso dell’anno.  E lì mi sono fermato. Credo di non aver chiesto di scegliere, come invece il titolo (da te estrapolato) al mio articolo lascia intendere. Credo solo che la vigilia e quella partita saranno totalmente diverse dalle vigilie e le partite di Champions. Scommettiamo? Da due giorni non si parla d’altro. E dopodomani c’è il Catania, eh. Fortuna che ho ancora il televideo che me lo ricorda…

Anche io, Comandante, sono con te, Catalano e monsieur de La Palice. Voglio la Champions e la Coppa Italia (sperando che non puzzi troppo). Voglio Cavani che non sbaglia più un rigore e lo voglio vincitore della classifica capo cannonieri(nudo ovviamente). Voglio Pechino e gli Emirati Arabi. E a questo punto ti dico che voglio il secondo posto anziché il terzo, perchè domani mi dirai di non essere contento visto che ci toccheranno i preliminari di Champions, eh. Voglio tutto, insomma. Siamo sulla stessa barca, Comandante.

Ps1 119esimo? Eh. Mi fa strano che ricordi così bene anche il minuto di quel gol realizzato con la faccia da Sandrino. In fondo era solo un quarto di finale di una coppetta che oggi chiami Europa Lic. Una caccola rispetto alla nostra sterminata bacheca di trofei.

Ps2 Visto che sono una generazione avanti alla tua ti rinfresco: togli gli anni con Lui (7 anni in mezzo agli altri 85, una meteora in mezzo all’infinito) e il Napoli in tutta la sua storia ha conquistato 2 coppe Italia (scusa se ripeto questa brutta parola), 1 coppa delle Alpi e un centinaio di targhe e statuette che la vecchia società ha messo all’asta. Se ne vuoi qualcuna, è ancora a Soccavo. Te la danno gratis.
Ma noi siamo il Napoli! Meritiamo di più! E iniziamo a vincere qualcosa…poi, facciamo i signori.

Eh, e meno male che c’è stato Diego…al quale avrebbero dovuto intitolare lo stadio, mentre c’è chi gli toglierebbe la maglia.

Ps3 Non credo che sia un complesso di inferiorità, ma semplicemente rivalità sportiva e non solo (che purtroppo spesso degenera). Esiste in tutte le città e in tutte le tifoserie. Esiste tra rioni e negli stessi condomini. So che è difficile da comprendere per te che frequenti il circolo “Vitas Gerulaitis”, ma da quando esiste il gioco del calcio esistono i genoani e i doriani, i romanisti e i laziali, i milanisti e gli interisti ed esistono i napoletani e gli giuventini (con padri napoletani). Vincere contro di loro non ha prezzo. Non esistono calcoli, ragionamenti o teste fredde, ma solo le viscere. Vincere per sé stessi e contro gli altri, quegli altri. È provincialismo? Sub-cultura? Allora anche il gemellaggio ne fa parte? Per me l’anti-giuventinità è l’altra metà della passione. Quella oscura. Che se non l’avessi non mi sentirei un gran signore, ma semplicemente un tifoso a metà. Un utente del sentimento. La rivalità è parte di me. Lì dentro c’è anche il peggio di me, lo ammetto, ma quando il Napoli vince è troppo bello. Perché vincere è bello, ma vincere contro di loro mi provoca più piacere. Non potrei mai vivere senza sfottere ed incazzarmi con il mio vicino di casa. A proposito, ciao Giancà.

Ps4 Peccato invece che non ci sia più Ricchiuti. Le “attaccate” con lui mi mancano.

Ps5 Ne parliamo il 20 Maggio. Tanto l’atmosfera che ci aspetterà già la conosci…altro che Champions…

Ps7 Cavamos!

Gianluigi Trapani

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