A pensar male… a me il sorteggio non è piaciuto

Amici napolisti, come diceva quello “la domanda sorge spontanea”: ma non avete notato anche voi che questi sorteggi sono fatti in maniera un po’ troppo torbida? Sarà che viviamo nel Paese dove tutto è sospetto e a pensar male spesso ci si indovina, ma da stamattina mi sta girando in testa questa domanda. Ore 12, […]

Amici napolisti, come diceva quello “la domanda sorge spontanea”: ma non avete notato anche voi che questi sorteggi sono fatti in maniera un po’ troppo torbida? Sarà che viviamo nel Paese dove tutto è sospetto e a pensar male spesso ci si indovina, ma da stamattina mi sta girando in testa questa domanda. Ore 12, mi sintonizzo alla Tv in trepidante attesa dei sorteggi, sul banchetto sono predisposte otto urne trasparenti e in ognuna ci sono i rispettivi bussolotti a forma di pallone con le otto vincenti squadre dei gironi. In un’altra urna trasparente sono inserite le “runners up” (le otto squadre classificatesi al secondo posto nei gironi preliminari). Il celeberrimo Breitner (che ricorderemo eternamente per l’inutile gol nella finale dei Mondiali ‘82) pesca la prima “runner up”, il Lione, la squadra che si è qualificata agli ottavi grazie alla “biscottone” di Zagabria passato INCREDIBILMENTE sotto silenzio dalla dirigenza Uefa che fa capo al francese Platini. Toh! E chi pesca la mano fatata di Breitner? L’Apoel Nicosia.. ovviamente..
Poi è il turno del Napoli che come tutti ormai sappiamo pesca il Chelsea. Abbiamo evitato, come ci auguravamo le spagnole, ma sempre una superpotenza abbiamo beccato.
Flip flap.. flap flip, pesca dopo pesca giunge il momento per me più controverso. Dall’urna delle runners viene fuori il bussolotto del Basilea. Il volto di Breitner accenna una piccola smorfia di sorriso, gli predispongono nell’urna le poche squadre rimaste fra cui il “suo” Bayern Monaco. A voler seguire una singola pallina che parte dall’urna del Bayern fino a quella della pesca è un gioco da bambini, non è necessaria nemmeno la metà dell’astuzia che ci vuole per beccare l’asso nel giochetto delle tre carte in voga a Piazza Garibaldi.. E guarda un po’ che succede? Chi pesca l’ex calciatore teutonico? Al “temibile” Basilea ecco corrispondere il Bayern Monaco..
Tutto troppo torbido, troppo semplice “scegliersi” l’avversario. Io spero davvero di sbagliarmi. Ma tutte quelle pubblicità della Uefa sul fair play, sul no al razzismo, sul valore sociale del calcio che invadono gli schermi prima delle partite di Champions mi sembrano davvero un controsenso. Forse sarò io ad essere marcio dentro. Eppure dalla partitaccia di Zagabria – Lione a questo genere di sorteggi non ho proprio ottime sensazioni. E voi come la vedete questa storia? Sono io il pazzo oppure questo pessimo sospetto lo covate anche voi?

P.S. Fa fede il commento al pezzo di Trapani.. ieri l’avevo scritto che “mi sentivo” il Chelsea..

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