E invece a me le frasi di Mazzarri non sono piaciute
Sarò impopolare, lo so, ma l’altra sera è stato come se il Mister avesse ripreso me personalmente, e non mi sembrava di aver fatto poi così male in campo. Quest’anno vedo la squadra. La vedo davvero! In campo comunicano, si guardano, sono più precisi. Mazzarri ha fatto un lavoro eccellente. Nessuno mette in dubbio la […]
Sarò impopolare, lo so, ma l’altra sera è stato come se il Mister avesse ripreso me personalmente, e non mi sembrava di aver fatto poi così male in campo.
Quest’anno vedo la squadra. La vedo davvero! In campo comunicano, si guardano, sono più precisi. Mazzarri ha fatto un lavoro eccellente. Nessuno mette in dubbio la sua abilità tecnica e critica, ed io men che mai mi permetterei. Eppure, mi sento di andare controcorrente. Nel senso che ho forte l’impressione si osanni a quanto dice il Mister, e ripeto, avrà conoscenze, esperienza e ragioni tutte per elogiare o richiamare all’ordine la propria squadra, ma l’avrei fatto in modo diverso, dopo una partita giocata contro i campioni d’Italia.
Una indubbia vittoria, così come la presenza fisica e mentale dei nostri giocatori in campo. E’ un Napoli che ha grinta, che è supportato magnificamente dai suoi tifosi, i primi a crederci, a percepire che è una squadra più matura, che non si abbatte davanti un goal degli avversari, ma anzi, si ricarica con maggiore attenzione, con tecniche più precise. Va bene, sono d’accordo che bisogna gestire meglio l’emozione, la tensione di dividere il campo con squadre più quotate di noi, fino ad ora, fino a che questo Napoli non dimostrasse di essere davvero pronto a rimanere ai piani alti, altissimi e restare a lungo a godersi il panorama. Lo so, stiamo per affrontare solo la terza giornata di campionato, ed è un altro nostro scheletro nell’armadio che per scaramanzia non voglio nemmeno nominare, ma ci credo, e sono certa che ci credono anche i nostri azzurri in campo e saranno, saremo, in grado di gestire le titubanze dovute ad emozione e non mancanza di tecnica.
Non mi è piaciuto il modo in cui Mazzarri ha cominciato l’intervista ai microfoni di sky: “Oggi siamo partiti troppo male, siamo entrati in campo in modo sbagliato. Dobbiamo crescere, fare più possesso palla e bisogna avere maggior personalità” . Sembrava avessimo perso la partita, e non conquistato un 3-1! Il suo tono poi si è ammorbidito alla successiva intervista per Mediaset: “Siamo partiti male, eravamo contratti e timorosi. Per fortuna è arrivato subito il pari che ci ha dato morale.” Infine, quasi mansueto con i microfoni di Radio Marte: “Non è stata la nostra miglior partita, ma siamo stati bravi.” Ecco, secondo me quel SIAMO STATI BRAVI poteva dirlo prima, lasciare che tutti ci osannassero come han fatto e continuano ancora a fare. Perché ce lo meritavamo l’altra sera, perché lo meritiamo quest’anno, perché ci vuole anche la pacca sulla spalla, senza dimenticare mai, che ci sono sempre cose da migliorare, che si può sempre fare meglio. D’altro canto, ogni partita si fa e si decide sul campo solo in quei 90 minuti.
Lucia Maglitto