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Quando il Novara vinceva al Vomero con un certo Piola

In tempi un po’ malinconici per il pianeta-calcio, è più facile riandare con la memoria verso atmosfere retrò. Lo spunto più immediato, in queste ore, viene dal ritorno del Novara in serie A dopo cinquantacinque anni. Varie generazioni di tifosi partenopei non l’hanno mai visto in campo, forse neanche sapevano di questa squadra. Eppure, il Novara ha nel suo curriculum dignitosi campionati e anche calciatori da ricordare, che negli anni ’50 venivano a pestare le zolle dello stadio Vomero.Anche loro in maglia azzurra e il Napoli indossava la divisa da ospite, maglia bianca, calzoncini blu notte. In quel tempo l’attrazione principale dei piemontesi si chiamava Silvio Piola, centravanti di classe, stile e buona mira: uno dei talenti riconosciuti del calcio italiano. Fu lui, in un giorno primaverile del ’52, a violare la porta difesa da Casari e a conquistare i due punti (allora non erano tre). Il Novara aveva un forte centrocampo, sull’asse di tre forti giocatori : Feccia, Molina e Baira.In porta un bravissimo portiere, Corghi. E all’ala sinistra un certo Bruno Pesaola. Anche l’anno succcesivo ripetè il colpaccio. Tre a due. La porta del Napoli, affidata al portiere di riserva Dreossi, fu perforata due volte da Savioni, poi da Renica. A nulla valsero i gol di Astorri e Pesaola, che quell’anno era passato al Napoli, dove l’aspettava una grande carriera. Quel giorno c’era in campo per gli azzurri “nostri” ( in rituale maglia bianca ) anche un terzino di riserva, Manlio Scopigno. Non ebbe gran fortuna come calciatore ma negli anni seguenti divenne un grandissimo allenatore. Ci rifacemmo al ritorno, quando con un gol dell’ala destra Vitali espugnammo il campo novarese. E l’anno dopo al Vomero fu goleada. 5 a 1. Nella giornata trionfale segnarono due volte Jeppson, Ciccarelli e Vitali, più un’autorete del terzino Pombia. Nel Novara non c’era più Piola. L’anno successivo, ’55-’56 , i novaresi vinsero in casa e fuori. Al Vomero fu 2 a 0 per loro, e segnò anche un ex partenopeo che per anni aveva sorretto il Napoli a centrocampo: Ciccio Formentin, trasferito al Novara che quell’anno ebbe poco da festeggiare. Lasciò la serie A e l’avrebbe rivista solo dopo 55 anni. Cioè oggi. Bentornati. Mimmo Liguoro

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