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Napolisti in tour, che festa con Carmando a Salerno

Lo diciamo subito : per noi è  stata una serata magica. La festa organizzata a Salerno dai napolisti salernitani è stata davvero magica. Eravamo un po’ in apprensione, essendo gli unici napolisti napoletani presenti, e sentivamo su di noi una certa “responsabilità”, ma appena arrivati il calore, la familiarità , la magia immediatamente creata dalla efficace organizzazione e dalla regia del nostro Marcello Giannatiempo, vera anima della serata, ha subito sciolto i nostri timori.
Ma andiamo con ordine.
Non possiamo non partire dalla location: la splendida terrazza di casa, con vista mozzafiato sul golfo di Salerno, di Giovanni Marrazzo e Marina Spirito con i figli Luca e Paolo la cui cordialità e ospitalità era pari,se non superiore, al sublime panorama offertoci, con la costiera amalfitana sulla destra e il promontorio del Cilento sulla sinistra: uno spettacolo divino!
Appena arrivati uno tsunami di sorprese ed emozioni ci ha travolto, alcune preannunciate,  altre davvero inattese.
Il primo colpo di scena è che non si festeggiava soltanto la straordinaria annata della squadra ma anche i cinquant’anni di passione azzurra del nostro Marcello.
La seconda sorpresa la presenza di alcuni Napolisti  salernitani “emigranti” che non hanno voluto mancare all’appuntamento: dalla nostra memoria storica Mimmo Taglialatela arrivato dal Friuli  e, udite udite, alla grande Lisa Moon dal Brasile, alias Caterina Pussi accompagnata dal suo compagno Gianluca, dalla sua simpaticissima mamma Teresa, storica tifosa fin dai tempi del Collana, e dal suo dolcissimo Alessandro, bellissimo figlio dodicenne, compiuti proprio sabato e festeggiato con tanto di torta. Ad Alessandro, in rigorosa maglietta azzurra del Matador, abbiamo strappato un opzione per giocare, tra qualche anno, nel nostro Napoli e, avendo il doppi passaporto, non avremmo neanche il problema del posto extracomunitario. Non sapremmo dire chi tra il piccolo Alessandro, mamma Lisa o nonna Teresa,
fosse più dolce. Altra impressione che abbiamo avuto in comune, è stata la sensazione che Lisa fosse esattamente come l’avevamo immaginata tante volte leggendo i suoi commenti.
La terza sorpresa è stata un uragano di emozioni, essendo un pezzo di storia della nostra maglia, colui che più di ogni altro è stato vicino a LUI con amore, lealtà, dedizione e grande professionalità : il mitico Salvatore Carmando.
Ovviamente non abbiamo resistito alle due domande che qualsiasi tifoso avrebbe fatto : come è andata a Bergamo con Alemao e cosa diavolo, al di là delle dietrologie fatte nel corso degli anni, fosse successo alla fine del maledetto campionato 87/88.
Sulla prima domanda è  stato loquace dicendoci che la ferita c’era, che nel toccarla il sangue continuava a uscire e, che, diciamo, lui non aveva fatto niente per fermare l’emorragia. Anzi. Per questo aveva detto ad Alemao di stare giù, e che, in ogni caso, anche oggi avrebbe rifatto la stessa cosa. Sulla seconda domanda, invece, ha elegantemente sorvolato lasciando intendere che non avrebbe mai detto nulla e noi non abbiamo insistito per rispettare la sua volontà, frutto anche di un encomiabile professionalità.
La serata è proseguita in un clima amichevole come se ci conoscessimo da sempre e condita da un menù preparato dalla squadra che accompagna Marcello da tempo e che, sarà un caso(?) amano  chiamare “Clinica Chiavozzi”: dalle tartine con insalata russa e pasta e fagioli (semplicemente divina) preparati da Rosa Vernaglia Lombardi ai Paccheri alla scapece di Bruno Talento anche nella veste di fotoreporter della serata, alla parmigiana di melenzane di Gemma Mansi ai deliziosi peperoncini con spunzilli, patate in cassuola e peperoni al gratin preparati da Marcella Vernaglia Lombardi nonché moglista/martire di Marcello. Per non parlare dei deliziosi e genuini prodotti di diversi sponsor che hanno voluto accompagnare la serata come la Tramontina Mozzarelle, ai vini Santacosta, dai dolci della pasticceria Arienzo al caffè Motta e ai gadget prodotti da Anaclerico Sport a Spacciocchiali, alla musica del Dj Amodio Curci della Pirotecnica Curci  per finire con Ceramiche Solimene  produttrice del piatto celebrativo “stagione calcistica 2010/2011 un anno da ricordare”.
Il piatto celebrativo è stato oggetto del regalo ai vari riconoscimenti introdotti e motivati da Marcello.
Innanzitutto  il riconoscimento ufficiale,accompagnato da immagini in DVD preparate per l’occasione, con premio a Salvatore Carmando per i 35 anni al servizio della nostra passione.
Poi i riconoscimenti personali a partire da Antonio Giannatiempo, fratello maggiore di Marcello e fautore della sua iniziazione alla fede azzurra nonché militante di vecchia data della malattia azzurra e presente sul prato del Collana nel mitico 4-3 inflitto alla juve  che ci ha ricordato quando l’arbitro Concetto  Lo Bello autorizzò lo svolgimento della partita in cambio della promessa che i tifosi, entrati sui bordi del campo, non facessero invasione e, con dovizia di particolari, ci ha descritto il gol di Berttucco a pochi minuti dalla fine.
Premio a Gaetano Varriale testimone dei momenti di gloria.
Premio e riconoscimenti ai Napolisti Mimmo Taglialatela e a Lisa Moon con la mamma Teresa, ad Antonio Coppola (prezioso anche nell’organizzazione della serata e fan del nostro Caligola e, ci ha tenuto a precisarlo, anche del mitico Brak) a Roberto Noviello, Di Napoli, Luigi Giordano, Giuseppe Gioia, Giuseppe Riccio e a Gianni uno dei fondatori del club Napoli di Gaiano.
Premiati anche i sottoscritti nostro malgrado e premio in contumacia a Capitan Gallo, Fabrizio D’Esposito,  il mitico Admin alias Gianluca Agata, il Vate Fabbrini, la pasionaria napolista Ilaria Puglia, Gianluigi Trapani ed il Maestro e parente Fràveca nonché Raffaele Bracale alias Brak, con procura speciale ai sottoscritti.
Non potevamo che chiudere la serata con il nostro inno, ‘o surdato  ‘nnamurato , e poi cantare e saltellare Maradona è meglie e Pelè vicino a Carmando è stata un’emozione che non si può spiegare.
Il tutto sotto gli occhi compiaciuti di tante belle mogliste a partire da  Patrizia, in rappresentanza delle Napoletane, e da Marcella, di quelle Salernitane,  che guardavano i loro bambinoni intenti a giocare fra di loro, limitandosi ad osservarli e controllarli, come fanno le mamme con i bambini al parco giochi.
Che dire? Non sarà facile dimenticare una serata così e ai Napolisti invitati e che, eventi indipendenti dalla loro volontà, non hanno consentito la loro partecipazione non possiamo che rispondere con la scritta che uscì l’11 Maggio 87, all’indomani della conquista del primo storico scudetto, sul muro di cinta del cimitero di Napoli che diceva “ guagliù e che ve site pers”.

Un caro saluto a tutti da                                 PEPPE NAPOLITANO e PASQUALE DI FENZO

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