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Lettera alla squadra,
ragazzi, noi tifosi non possiamo obbligarvi a lottare, ma guardateci negli occhi stasera quando entrerete al San Paolo

Cari Ragazzi,
in queste ore e in questi giorni può capitare che vi giunga  l’eco di un clima non adeguato – per usare un eufemismo-  al campionato che state disputando.
Può sembrare che stiate lottando per un piazzamento da Europa League o da centro classifica e non per l’accesso diretto in Champions League .
Vi può giungere l’eco di tifosi che sostengono che sia tutto da rifare e da rifondare.
Che nel momento decisivo avete dimostrato di non avere gli attributi e il carattere  che servono per competere a certi livelli.
Potete avere la sensazione che in città si stia vivendo una grande delusione che può portarvi a considerarci una tifoseria ingrata anche se non lo ammetterete mai pubblicamente  neanche sotto tortura.
Potete anche pensare che tutto ciò sia fisiologico avendo accarezzato l’idea e il sogno che si poteva competere fino alla fine per lo scudetto, ora sì che possiamo chiamarlo con il nome proprio.
Ma sappiate che ci sono anche tifosi che continuano a vivere un clima euforico da alta classifica.
Tifosi che pensano che  lottare , quest’anno, per l’accesso diretto in Champions League a quattro giornate dalla fine è come aver vinto uno scudetto.
Che la struttura di questa squadra non sia tutta da rifondare ma che, con qualche inserimento di grande qualità, può lottare alla pari con le tre Genoveffe.
E’ vero, avete sbagliato partite decisive, soprattutto negli scontri diretti, ma il carattere e gli attributi li avete dimostrati quando avete ribaltato risultati che avrebbero messo in ginocchio chiunque senza mai mollare fino al fischio finale compreso il recupero.
Non so dove sia la verità e probabilmente, come sempre avviene in questi casi, è nel mezzo.
Ma di una cosa sono certo.
Pur militando in quella schiera di tifosi che comunque vada vi applaudirà sempre per avermi fatto ri-vivere vigilie che non vivevo dal mitico settennato, penso che il momento per queste discussioni non sia ancora giunto.
Meno che mai è il momento di discutere di rinnovi, ingaggi, addii e campagna  acquisti.
C’è da conquistare l’accesso diretto alla Champions League che non è affatto scontato.
Pensate ciò che volete di come i tifosi, i media, addetti ai lavori e non stanno reagendo e stanno sviluppando le loro discussioni e commenti  ma,  per favore, isolatevi e tappatevi  orecchie e bocca,  bendatevi gli occhi, tirate il fiato e concentratevi  solo sulle quattro gare rimaste.
Fatelo innanzitutto per voi stessi.
Dimostrate di avere quegli attributi e quel carattere che qualcuno pensa non abbiate o che abbiate smarrito.
E tu, caro Walter, rivediti il Dvd del film diretto da Oliver Stone  “Ogni maledetta domenica” e – come Al Pacino nel mitico discorso ai suoi giocatori – prova a trovare, nel chiuso dello spogliatoio, le giuste parole per i tuoi e nostri ragazzi. (http://www.youtube.com/watch?v=htT6p2zth70)

PEPPE  NAPOLITANO

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