Lo storico massaggiatore del Napoli, Salvatore Carmando, è stato vittima di un pirata della strada a Salerno. Per fortuna però l’incidente non ha avuto nessuna conseguenza grave ma solo alcune contusioni al ginocchio. Il portafortuna vivente di Maradona verso le 10 di ieri stava passeggiando a piazza Casalbore nei pressi dello stadio Vestuti insieme a […]
Lo storico massaggiatore del Napoli, Salvatore Carmando, è stato vittima di un pirata della strada a Salerno. Per fortuna però l’incidente non ha avuto nessuna conseguenza grave ma solo alcune contusioni al ginocchio. Il portafortuna vivente di Maradona verso le 10 di ieri stava passeggiando a piazza Casalbore nei pressi dello stadio Vestuti insieme a un amico quando è stato travolto da una vettura su cui viaggiavano due persone. Il pirata della strada non si è fermato a soccorrere l’uomo ma ha ingranato la marcia ed è scappato. Carmando è stato immediatamente portato all’ospedale di via San Leonardo dove hanno riscontrato solo lievi contusioni. Ma il massaggiatore più che alla salute pensava ad altro e ai medici sembra che abbia detto: «Fate presto per favore, che devo andare a vedere la partita del Napoli». dal Corriere della Sera, cronaca di Salerno.
di Giuseppe Manzo - È un momento complicato ma superabile. Come ce ne sono stati ovunque in tutta la storia del calcio (anche al City di Guardiola). Basta retorica da fine di mondo
E ancora: “Un’altra conferma della sua incapacità di essere un allenatore da progetto, di sopportare le difficoltà post-scudetto, lo escluderebbe dal giro che conta”
A Elle: «Con Luc Besson, se l’appuntamento è alle 8, alle 08:01 stiamo girando, oppure lui sta già urlando. Esige il massimo ma ha una grande sensibilità»
Dal ritiro con la Nazionale: «Inizialmente non mi notava nessuno a causa della mia timidezza. Ero sempre nell'ombra, quindi dovevo mettermi alla prova e far capire alle persone che c'ero anche io in campo»
di Francesca Leva - Alla Gazzetta: «Per nessuna ragione avrei permesso si andasse oltre: come giocatore, quando sei in preda alle emozioni, puoi fare cose di cui poi ti penti, ma da allenatore devi avere sempre disciplina».