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Bianco, rosso e verde sono tornati di moda

Altro che laggiù in Sudafrica, il Natale De Laurentiis lo vivrà ad altissima quota, insieme con il Napoli dei miracoli. Secondo in classifica e atteso per l’ultima dell’anno dalla sfida poco impossibile con il Lecce: che volere di più da una notte vissuta per la prima volta senza Lavezzi, l’indispensabile, l’imprescindibile. Mazzarri ha vinto ancora: ha dimostrato che la squadra la forma assemblando al meglio quello che ha: Hamsik fa gol da centravanti, Cavani fa più chilometri di un taxi driver, Cannavaro e Campagnaro diventano coppia invalicabile e De Sanctis para da Nazionale. Niente viene per caso, è sempre questione di testa. La testa di Mazzarri, la testa di Hamsik, la testa della classifica che diventa improvvisamente obiettivo naturale. La novità rispetto a quel tempo lontano è tutta in panchina: nessuno, venti e passa anni fa, guardava all’allenatore come al perno fondamentale intorno al quale la squadra girava: la squadra era uno, era lui, Diego Maradona. Stavolta no, stavolta gli altri ci sono, si chiamano anche Yebda, Aronica, Gargano. Poi la differenza la faranno anche quei tre, Lavezzi, Cavani, Hamsik, ma nessuno fa quei paragoni che nel passato hanno fruttato più illusioni che gioie. La città, la provincia e la regione vivono il periodo più cupo degli ultimi anni, il calcio non riscatta niente e non cancella nulla, ma almeno qualche sorriso lo regala.
La parola tabù, per ora, nessuno la pronuncia, ma il bianco il rosso e il verde sono improvvisamente tornati di moda. E a Natale a Napoli vale quanto un cine-panettone.
La novità rispetto a quel tempo lontano è tutta in panchina: nessuno, venti e passa anni fa, guardava all’allenatore come al perno fondamentale intorno al quale la squadra girava: la squadra era uno, era lui, Diego Maradona. Stavolta no, stavolta gli altri ci sono, si chiamano anche Yebda, Aronica, Gargano. Poi la differenza la faranno anche quei tre, Lavezzi, Cavani, Hamsik, ma nessuno fa quei paragoni che nel passato hanno fruttato più illusioni che gioie. La città, la provincia e la regione vivono il periodo più cupo degli ultimi anni, il calcio non riscatta niente e non cancella nulla, ma almeno qualche sorriso lo regala.
La parola tabù, per ora, nessuno la pronuncia, ma il bianco il rosso e il verde sono improvvisamente tornati di moda. E a Natale a Napoli vale quanto un cine-panettone.
di Massimo Corcione (sky.it)

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