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Caccia al napoletano da bande di “scallies”

Incidenti a Liverpool e scoppia la polemica. Ma è in Inghilterra ed a favore dei napoletani. Secondo il sito internet www.liverpoolecho.co.uk, infatti, al termine della partita, intorno alla mezzanotte ora italiana,  una quarantina di tifosi del Napoli è andato a cercare noie  terrorizzando la gente del posto brandendo le cinghie dei pantaloni e provocando scontri con i tifosi del Liverpool. Tafferugli prontamente sedati dalla polizia inglese. Il sito parla anche di testimoni terrorizzati e fotografi minacciati. L’intervento delle pattuglie a cavallo ha fatto in modo da neutralizzare le scorribande dei tifosi del Napoli che gridavano “Fuck Liverpool”. Alla fine  il comunicato ufficiale parla di sei tifosi del Liverpool arrestati, uno napoletano. Lunga e dettagliata la lista degli incidenti.
Ma sui commenti al pezzo si scatena la polemica tanto da mettere in dubbio la correttezza dell’articolo.
E la città prende la distanze dall municipalità di Liverpool e dai violenti criticando aspramente il comportamento della Polizia. Comincia Mogger1: “Erano bande di barboni sporchi a caccia di scontri”. Incalza Felix: “Questi Ultras erano in cerca di guai ed alcuni tifosi del Liverpool erano ben lieti di accontentarli. Questo deve insegnare a entrambe le squadre a gestire meglio la vendita dei biglietti. Quali vergogne deve sopportare questa città in nome dello sport”. JB Kirkdale attacca: L’Echo ancora una volta si sbaglia. Ieri sera ci sono stati i peggiori episodi di violenza degli scorsi anni a Liverpool. C’era caos ovunque con una mezza dozzina di scontri attorno ad Anfield. Ieri sera se ne parlava in tutta Liverpool. Ben fatto Cs Lewis Dave – il capo della polizia ndr – la tua incompetenza nell’organizzazione ha superato quella di Napoli ed è una vera impresa”.
Poi c’è chi si lamenta che se fossero stati i tifosi di una squadra inglese a provocare questi scontri, quella società sarebbe stata cacciata dall’Europa. E anche chi fa notare che i tifosi del Liverpool arrestati sono sei, i napoletani uno e se è accaduto ciò un motivo ci deve pur essere stato. C’è anche chi mette in dubbio la correttezza del sito e chi, definendosi tifoso dell’Everton, dice: “Ho girato tutta l’Europa senza biglietto ma ho sempre trovato una zona dove era allestito un maxischermo per guardare l’incontro. Liverpool non è stata in grado di farlo”. Chiusura con Mangomanche racconta la sua versione dei fatti: “C’è stata una caccia all’italiano. A un certo punto ho pensato di aprire la porta di casa mia per far rifugiare qualcuno di quei ragazzi. Prima di puntare il dito contro gli altri pensiamo ai danni che causano i nostri. E’ stata opera diegli “scallies” – ossia giovanissimi hooligan scapestrati che non vanno neanche a vedere la partita – ad alcuni italiani ho dato uno strappo verso l’albergo”, ed è stata “la loro fortuna”, perché “la zona era piena di orde di “scallies” a caccia di italiani”

intorno alla mezzanotte ora italiana,
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