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E lo speaker annunciava
il dado Arrigoni

Non è giusto prendersela con lo speaker, ma certo l’intrattenimento acustico non sembra godere di un alto gradimento al San Paolo. Le critiche: musiche inopportune, inni prefabbricati. Voce e motivetti sonori non sono figli della tecnologia di oggi. Già ai tempi del Vomero, il tempo del pre-partita era solcato da annunci pubblicitari e intervalli a sette note. Un grappolo di altoparlanti sistemato alla sommità dei “distinti” diffondeva musica e slogan dal sapore casalingo. Motivetti popolari affidati al suono della fisarmonica o canzoni napoletane di fresco conio carezzavano le lunghe attese della folla, che con larghi anticipi occupava gli spazi laterali (distinti e tribune) e quelli delle curve. A intervalli regolari, lo speaker lanciava i suoi annunci. Aveva voce chiara e pulita, decisa ma non stentorea. E pubblicizzava soprattutto prodotti, marchi e negozi cittadini. Così, uno slogan tra i più ripetuti sottolineava l’offerta di un ampio assortimento di occhiali, reperibili presso un rivenditore che aveva un cognome dal timbro tedesco, si chiamava Schiemer. Memore certo di saluti “alla romana” di ancor recente memoria, lo speaker recitava: “Ave, ave, ave! L’ottico Schiemer vi saluta! Schiemer è il vostro ottico! Schiemer è l’ottico di tutti!”. Poi era la volta delle pubblicità veicolate da canzoncine ad hoc, in stile popolaresco con musichetta spumeggiante. Perfino la magnesia san Pellegrino aveva un inno per propagandare le sue virtù digestive (pranzi abbondanti o indigestioni da gol?): “Ah, come è effervescente la magnesia di san Pellegrino… Alla sera o al mattino basta prenderne solo un cucchiaino…” E l’allora notissimo dado Arrigoni per il brodo (prodotto ad Angri) era celebrato con una surreale canzoncina: “Arriva, arriva, arriva Arrigo! Fa il giro del mondo fino ad Angri in aeroplan… I bimbi s’affacciano alla finestra e domandano alla maestra il permesso di salutarlo con la man…” Sulle scale di legno della curva A sopraelevata, il popolarissimo Pachialone si faceva largo per vendere l’irrinunciabile bicchierino col caffè al rhum. Poi di colpo ogni frastuono cessava. La voce dello speaker diceva: “Vi annunciamo le formazioni delle squadre”. Boato dopo quella del Napoli. Tempesta di sibili dopo quella degli ospiti. E  qui nulla di nuovo sotto il sole. Ma l’annuncio vero dell’ingresso in campo veniva dal tifoso dei “distinti”, anonimo urlatore, che alla prima percezione di un calpestìo nel corridoio degli spogliatoi gridava a gola spiegata: “ebbì ‘lloco!!”. Non c’era partita, con lo speaker dell’altoparlante. Mimmo Liguoro

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