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Folgaria, un paese colonizzato dal Pocho

Un’irrefrenabile voglia di azzurro!! Alle 5 e 30 am suona la sveglia, ma tutto inutile ero già sveglissimo, l’idea che dopo poche ore avrei vagato per Folgaria inebriato di azzurro non ha lasciato scampo al sonno! Volo Napoli-Milano: sbarco a Linate alle 8,30 am, un pietoso caffè meneghino e via verso il Trentino! La mia mitica Musa sarà il mio motore verso il Trentino, viaggio piacevole e con un solo obiettivo…vedere i monti di Lavarone azzurri.
Dopo poche ore eccoci qui a Folgaria, si intravedono le prime bandiere azzurre e un paese felice di essere colonizzato dal Pocho e compagni. Si sente proprio un’aria piacevole, tutto apparentemente calmo e soffice, un clima finalmente fresco (rispetto alla magna Grecia) e poi tanti negozi colorati d’azzurro! Sì sì mi piace questo posticino…completamente diverso dalla lontana Lindabrunn: lì un ritiro, anzi un isolamento dal mondo, qui invece la possibilità di abbracciare i nostri idoli e loro sentire il nostro calore.
La mia Musa si inerpica per le montagne di Folgaria e finalmente ecco il campo; un campetto, un modestissimo rettangolo di gioco ma con una piccola e grandissima peculiarità: il Napoli è dei napoletani! Si comincia con delle bancarelle modello piazzale Tecchio ma con un sapore dolomitico…si continua con tavolate da sagra e tante persone in attesa dei propri beniamini! Nell’attesa che arrivino Quaglia e soci ho un grosso e simpatico impegno: devo appendere uno striscione dietro la porta in omaggio ai miei amici ‘calciatori’ del giovedì sera….che campeggia così… La master saluta gliAzzurri!!!! Ogni promessa e’ debito e ….piacere!!! Intanto arrivano loro, i nostri eroi!!!!!
Alberto Feola

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