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Napolista e Sudd: Mondiali, cultura, cibo

Il Mondiale del Sudafrica diventa SUDDafricano: la fondazione voluta da Antonio Bassolino e diretta da Diego Belliazzi costruisce intorno al grande evento un fitto programma calcistico-culturale che prevede, prima della visione su grande schermo nella sede di corso Umberto a Napoli di alcune delle principali partite del torneo, conversazioni di esperti e giornalisti intorno alle due squadre di volta in volta coinvolte, e degustazioni di piatti e prodotti tipici delle nazioni in campo, curate da Fabbrica.
L’iniziativa «Sudafrica 2010», realizzata in collaborazione con Sky e col giornale on line il Napolista di Massimiliano Gallo e Fabrizio d’Esposito, partirà in occasione del match inaugurale Sudafrica-Messico, alle 16 dell’11 giugno. Sarà l’occasione per la presentazione del progetto da parte di Claudio Botti, Oscar Nicolaus, Gianluca Bocchi e dell’assessore allo Sport del Comune di Napoli Alfredo Ponticelli. Il giorno seguente alle 16, per Argentina-Nigeria, si ricostituirà il comitato del «Te Diegum»: con Nicolaus, Vittorio Dini, Roberto Cappabianca, Vincenzo Siniscalchi, Guido Clemente, Bruno Fabbrini, Antonio Manzi e Nora Puntillo a tifare per la squadra allenata dall’ex Pibe de Oro, ma anche per discutere degli «incroci culturali» che ogni incontro del Mondiale propone al di là del contenuto agonistico del confronto. «Colonie, potenze, mine vaganti, storie, culture, costumi» è infatti il sottotitolo della manifestazione, che il 14 giugno alle 16 prevede Giappone-Camerun, ovvero due paesi lontanissimi fra loro, l’impero della qualità totale «contro» l’elogio della lentezza intelligente e ritmica dell’Africa nera: a discutere di questo cortocircuito dagli inediti risvolti Silvana De Maio, Alfonso Marino e Antonio Fiore. Tutt’altro clima (calcistico e geopolitico) il 18 giugno alle 13,30, quando si affronteranno Germania e Serbia, cioè il cuore europeo di vecchi e nuovi conflitti: ne parleranno Biagio de Giovanni, Paolo Franchi e Francesco Romanetti.
Il 24 giugno alle 16 in campo ci saranno Italia e Slovacchia: una nazionale a prevalenza sudista e una che è anch’essa «meridionale» (si è sempre il Sud di qualcosa, nel caso della Slovacchia il Sud della Repubblica Ceca), con in più il brivido dello slovacco Hamsik, giocatore azzurro contro il quale per una volta i sostenitori del Napoli si troveranno a tifare «contro»: ne parleranno Nicola Oddati, Maurizio de Giovanni e Monica Scozzafava. E il giorno dopo, il 25 alle 16, Antonio Corbo, Gianluca Gifuni, Livia Apa e Mimmo Liguoro presenteranno un affascinante derby «latino» che vede su fronti opposti un (ex) grande regno contro una sua (ex) colonia e (attuale) potenza emergente, il Portogallo di Cristiano Ronaldo e il Brasile di Kakà. Si chiude temporaneamente (ma dagli ottavi si ricomincia, fino alla finale) il 25 giugno alle 20,30 con Spagna-Cile (intervengono José Vicente Quirante Rives, Marco Ottaiano, Toni Iavarone, Vincenzo Siniscalchi, Raffaele Nocera e Paola Concia): anche qui suggestioni non solo calcistiche per due paesi legati da una storia comune e che sono entrate nella modernità attraverso un percorso drammatico dal totalitarismo alla democrazia.
Antonio Fiore (tratto dal Corriere del Mezzogiorno)

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