ilNapolista

Ceferin: «È ancora presto per il Var in Champions, dobbiamo ridistribuire le risorse»

Il discorso del presidente Uefa Ceferin al congresso di Bratislava: «Il progetto Var non è ancora chiaro, dobbiamo avere il coraggio di suddividere in modi più creativi le entrate».

Ceferin: «È ancora presto per il Var in Champions, dobbiamo ridistribuire le risorse»

L’apertura del congresso Uefa

Torna a parlare Aleksander Ceferin, presidente dell’Uefa. Il numero uno del calcio europeo ha tenuto un intervento al Congresso Uefa a Bratislava, tracciando le linee guida della confederazione su alcuni argomenti cruciali. Il Var, prima di tutto: «Nessuno ancora sa esattamente come funziona. C’è ancora molta confusione. Anche per questo non lo adotteremo per la prossima stagione. Io non sono affatto contrario, ma c’è bisogno di spiegare meglio quando usarla. Vedremo alla Coppa del Mondo. Potrebbe essere un buon progetto, utile per il calcio, ma non dobbiamo affrettarci a fare prendere tipo di decisioni».

L’altro punto su cui ha insistito Ceferin è la ricerca di una nuova competitività all’interno del calcio europeo: «Rimane una priorità assoluta, serve un nuovo equilibrio. Grazie alla UEFA Nations League, pare che siamo sulla strada giusta col calcio per nazionali. A livello di club, invece, serve ancora la nostra seria attenzione. Non sono un mercante di sogni o un politico. Combatterò con le unghie e con i denti per introdurre misure che ristabiliscano un certo equilibrio, ma non posso affermare che come risultato, club come lo Steaua Bucarest o la Stella Rossa di Belgrado diventeranno le prossime squadre a veder inciso il proprio nome nel trofeo della Champions League. È mia responsabilità essere realista».

Redistribuzione

Il punto chiave del programma di Ceferin è la redistribuzione delle entrate, in modo da coinvolgere un numero sempre maggiore di club nell’élite del calcio continentale: «Dobbiamo avere il coraggio di suddividere le entrate in modi nuovi. La UEFA non è una banca, siamo un’associazione di associazioni il cui obiettivo primario è la promozione della crescita del calcio in Europa. Il format delle nostre competizioni è ciò che rende oggi di successo questi tornei per club. I nostri sforzi dovrebbero concentrarsi maggiormente sui loro meccanismi di solidarietà finanziaria».

«Siamo in una posizione privilegiata. Abbiamo il potere di plasmare il calcio del futuro. Milioni di tifosi di tutto il mondo darebbero tutto per essere in questa posizione. Non dobbiamo prenderla alla leggera e non dobbiamo deludere. Siamo agenti di cambiamento».

ilnapolista © riproduzione riservata