ilNapolista

Balotelli-Napoli, un legame narrativo indissolubile (non solo calcistico)

Gli incroci col Milan, quelli della cronaca: Balotelli e Napoli hanno un rapporto forte anche se mancato, con zero vittorie e tanti momenti indimenticabili.

Balotelli-Napoli, un legame narrativo indissolubile (non solo calcistico)

Tanti flashback

Ci ha pensato il Napoli, con il suo profilo Twitter, a ricordarlo a tutti. Il Nizza che sfida gli azzurri per accedere alla Champions League è essenzialmente Mario Balotelli. E Mario Balotelli ha un rapporto stretto, con Napoli, proprio dal punto di vista narrativo. Pensate al passato, ai momenti condivisi tra l’attaccante bresciano e la piazza partenopea. Il gol con il Manchester City, Champions League 2011/2012, per esempio. La prima volta degli azzurri a certi livelli, una partita fondamentale per la squadra di Mazzarri, una vittoria storica. Balotelli c’era, il San Paolo non fischiò dopo il suo gol.

In realtà, il rapporto tra il pubblico del Napoli e questa tipologia di calciatori è sempre stato positivo. Figurarsi se poi questo calciatore si chiama Balotelli, a sua volta ha un legame familiare con Napoli (la madre di sua figlia, la piccola Pia) e non ha mai avuto risentimenti espliciti, neanche roba di semplice campo, nei confronti di questo ambiente.

Altro flashback, Milan-Napoli e Napoli-Milan 2013/2014. Il rigore parato all’andata da Reina, il primo errore dal dischetto in carriera, il gol inutile nel finale sullo 0-2, le lacrime al San Paolo in panchina. Roba emotiva per Balotelli, solo per lui stavolta, ma significati sparsi anche per il Napoli. Nella notte di San Siro, la squadra di Benitez dimostrò di poter essere dominante contro qualsiasi avversario. La vittoria nel match di ritorno arrivò al termine di un periodo nero, e lo stesso 3-1 maturò dopo un inizio da horror, il vantaggio di Adel Taarabt, poi la rimonta costruita con la forza del gioco e la classe degli uomini offensivi, Higuain su tutti. Era un Napoli da maglia gialla, l’ultima maglia gialla della squadra partenopea. Prima di quest’anno.

La quarta vita

Molto spesso si è parlato di Balotelli al Napoli, è una storia che ritorna con scadenza irregolare. L’anno scorso, per esempio, si era parlato di una possibilità per il post-Higuain, accanto a Milik. Poi il Napoli tenne Gabbiadini, Mario firmò per il Nizza e con l’idea di reinventarsi in un contesto con meno pressioni. Ci è riuscito a metà, la prima stagione è stata buona, soprattutto a livello statistico (17 gol in 28 partite). Ma non al punto da considerarlo “tornato”. Dal punto di vista mediatico, Balo è stato, ed è – ancora e sempre – un totem. Basti pensare ai titoli post-sorteggio di oggi: il Napoli affronterà il Nizza “di Balotelli”, anche se SuperMario forse non ci sarà – almeno per il match di andata.

L’ex di Inter, Milan, Manchester City e Liverpool compirà ventisette anni tra pochi giorni, eppure è già alla terza-quarta vita calcistica. È il destino di quei calciatori che non hanno una professionalità pari al talento, far parlare di sé in ogni caso e in ogni momento e lasciare una traccia nella mente degli appassionati e dei commentatori più che negli albi d’oro, nelle classifiche cannonieri o in quelle dei loro club.

Suggestioni

Per il Napoli sarà lo spauracchio, il pericolo pubblico numero uno. La squadra di Sarri risponde con il suo collettivismo alla forza tecnica e narrativa di certi calciatori, forse anche per questo il trasferimento sotto al Vesuvio, tecnicamente possibile in tanti momenti negli ultimi anni, non si è mai consolidato. Nel caso ci fosse la reunion al San Paolo, siamo certi che il pubblico lo accoglierà con un applauso. Perché quella tra Balotelli e il Napoli è una narrativa bella e mancata, ma sempre esistente in zone laterali della storia. Le partite di cui sopra, le storie di cronaca (quella del gossip, quella delle sue scorribande a Secondigliano), l’amore di un pubblico geneticamente attratto da calciatori così, da sempre.

Un’infatuazione che, però, non porta bene: in sei partite giocate, Balotelli non ha mai vinto contro il Napoli. Un solo pareggio, nell’unico match non giocato da titolare. Due gol segnati, inutili ai fini del risultato. Applausi per lui per la squadra azzurra che esce vincitrice. Difficile auspicarsi di meglio, anche per Napoli-Nizza.

ilnapolista © riproduzione riservata