Yamal viene deriso dai tifosi del Chelsea: “Sei solo un Estevao di m…” (“a shit Estevao”)
El Pais. Per Yamal non è stata solo una sconfitta, ha nettamente perso il confronto diretto con l'altro diciottenne talentoso che ha segnato un gol d'autore

Barcelona's Spanish forward #10 Lamine Yamal warms up ahead of the UEFA Champions League league-phase football match between Chelsea and Barcelona at Stamford Bridge in London on November 25, 2025. Adrian Dennis / AFP
Non è un momento facile per il Barcellona di Hansi Flick. E nemmeno per Lamine Yamal. Ieri sono stati travolti dal Chelsea di Maresca e Yamal ha nettamente perduto il confronto diretto col 18enne brasiliano Estevão che ha segnato lo splendido gol del 2-0. È finita 3-0: autogol di Koundé, reti di Estevão e Delap. Il Barcellona ha giocato in dieci uomini dalla fine del primo tempo per l’espulsione di Araujo. Estevao è tre mesi più grande di Yamal, ottanta giorni per la precisione: 24 ottobre 2007 è la data di nascita del brasiliano, 13 luglio 2007 quella dello spagnolo.
Il Barcellona non gira
Scrive El Pais:
“Il Barcellona di Flick non gira, mentre Lamine alterna prestazioni positive e negative: a volte è distratto, altre molto concentrato; sempre brillante sui social quando il successo si avvicina, ma arrabbiato in campo quando le cose non vanno. Lamine Yamal non ha cercato di nascondere la sua rabbia quando Flick lo ha sostituito all’80º minuto. Infuriato in panchina dopo essere stato superato in campo da Cucurella —“Lo ha in pugno”, ha scherzato il portiere del Chelsea Robert Sánchez— e fischiato dai tifosi londinesi: “You’re just a shit Estevao”, gli cantavano. A voler essere gentili, gli volevano dire che era un Estevão scarso”. In realtà gli cantavano sei un Estevao di merda.
Il paragone con Estevao non è casuale:
“Entrambi aspirano a dominare il calcio nei prossimi anni. Entrambi sono mancini e entrambi hanno 18 anni. Oggi le loro strade si incrociano, mentre in passato quasi si mescolavano nel Barcellona. Nel 2021, quando il brasiliano aveva 14 anni, gli scout del club catalano in Brasile notarono che era un talento destinato all’élite mondiale. La proposta era semplice: portarlo periodicamente ad allenarsi e garantire un rapporto che facilitasse il suo arrivo a 18 anni. Il Barça però non si mosse. Non c’era budget per scommettere su un ragazzo di 16 anni. L’ultima offerta, 30 milioni più variabili, non convinse nessuno. (…) Il giocatore finì al Chelsea per 45 milioni più 20 di bonus”.
Yamal ingestibile
Conclude El Pais:
“A Stamford Bridge la leadership di Yamal non si è vista. Il numero 10 si carica (e chiede di caricarsi) di troppi compiti per la sua giovane età. Flick lo sa: per questo gli lascia commettere qualche errore. La gestione di Lamine, comunque, non è l’unico problema di Hansi Flick. Secondo lui, la rosa sta recuperando dagli infortuni —restano in infermeria solo Gavi, Pedri e Ter Stegen— e la qualità degli allenamenti farà salire le prestazioni del gruppo. (…) La squadra non è regolare e finora è stata sconfitta nei grandi appuntamenti: persa al Santiago Bernabéu in Liga, incapace di reagire contro Psg e Chelsea in Champions”.











