L’Nba sa che il futuro è dei salottini: la partita interessa poco, conta la SuperLounge con barman e cena stellata
Front Office Sports: palazzetto che vai, comodità che trovi: perché oggi non conta solo se sei vedrai la partita ma il tipo di comfort che il club ti offre

Le società sportive stanno rivoluzionando l’esperienza della partita. Puntano su ospitalità di lusso, club esclusivi e servizi personalizzati che trasformano gli stadi in veri centri di intrattenimento. In Nba dai Nets ai Wizards fino ai Cavaliers, le franchigie investono in lounge, ristorazione d’eccellenza e spazi sociali che combinano esclusività e comunità. L’obiettivo è offrire molto più della semplice visione della gara, attirando tifosi ultra-fidelizzati e ridefinendo il concetto di “premium”. Ne scrive Front Office Sports.
Dai Brooklin Nets si mangia in raffinate sale di velluto
Il biglietto non è tanto una questione di dove ci si siede quanto di come si entra, si mangia, si entra in contatto e ci si rilassa. Nel 2021, la società madre dei Nets e dei Liberty (Brooklyn Sports Entertainment Global) ha aperto l’elegante Crown Club riservato ai possessori di biglietti a bordo campo. La joint venture con Major Food Group ha offerto una raffinata sala da pranzo con sontuosi mobili in velluto e gli chef del ristorante stellato Michelin Carbone.
A Washington in Nba, sulle pareti opere d’arte originali
Nella Capital One Arena a Washington, l’arena ora include le nuove Lexus Vaults. Sono suite in stile bunker che offrono a 20 ospiti un ingresso vip privato. Poi barman d’autore e menù all-inclusive a cura dello chef con viste immersive sul campo, sulla pista o sul palco dei concerti. (Le suite sono anche attrezzate per ospitare riunioni aziendali per le aziende che desiderano utilizzare lo spazio).
I Cavaliers in Nba puntano sul parcheggio che arriva fin sotto il posto
Anche a Cleveland il basket sembra quasi un di più bonus. Entrando, gli ospiti vengono accolti da una rotonda luminosa e da vetrine estraibili con gelato Mitchell’s, caramelle da cinema e seltz di alta qualità. Un addetto accompagna i soci oltre un bar con servizio completo fino a un posto con un menù personalizzato. Poi, sette minuti prima del fischio d’inizio, i televisori con le opere d’arte di Cleveland si accendono per trasmettere la partita, incoraggiando gli ospiti a concludere il pasto e a spostarsi ai posti a bordo campo, o in un’altra lounge del club.
“Oggi non basta più avere un’arena, dei posti a sedere e la gente che guarda una partita”, afferma Van Stone. “Forse fa male agli appassionati di sport sentirselo dire, ma quando ci si rivolge a così tante persone diverse, se non si offre loro qualcosa di più oltre al prodotto in campo o sulla pista, ci si perde qualcosa”.










