Comolli: «Spalletti ha una mente molto creativa e audace, guardate la mossa di Koopmeiners difensore»

Il neo-amministratore delegato della Juve: «Bisogna costruire una squadra competitiva, senza chiedere altri soldi agli azionisti, ricominciando a vincere lo scudetto e poi a competere per la Champions. Vlahovic? Ne parliamo a fine stagione»

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Db Philadelphia 22/06/2025 - FIFA Club World Cup 2025 / Juventus-Wydad / foto Daniele Buffa/Image Sport nella foto: Damien Comolli

Quest’oggi, Damien Comolli è stato nominato amministratore delegato della Juventus dal nuovo consiglio di amministrazione. A margine della riunione, il dirigente francese ha subito fatto il punto in casa bianconera soffermandosi sulle principali vicende di attualità.

Comolli: «Spalletti ha una mente creativa. Vlahovic? Ne parliamo a fine stagione»

«Ogni mattina mi sveglio pensando a cosa fare, in tutti gli ambiti, per fare tornare la Juventus a vincere. So cosa significa questo club per il calcio, so qual è la sua grandezza: non ci sono alternative», ha detto Comolli alla stampa presente all’Allianz Stadium.

Poi ha spiegato che, nonostante l’imminente aumento di capitale, a gennaio non verranno effettuate grandi operazioni di mercato: «Ci guarderemo attorno, ma non abbiamo particolari piani di intervento».

Su Luciano Spalletti: «Siamo contenti di averlo. Ha una mente molto creativa e audace, guardate la mossa di Koopmeiners difensore».

Sul futuro di Vlahovic: «Ci siamo accordati con il giocatore di parlarne a fine stagione. Di certo nessun club italiano può pagare gli stipendi della Premier. E noi, come gli altri, dobbiamo rispettare il limite del 70% dello squad cost ratio dell’Uefa (rapporto tra costi della squadra e ricavi lordi, ndr)».

Sul futuro della Juventus improntato sulla ricerca del successo tramite la sostenibilità: «Inizia una nuova era in cui, dopo la ristrutturazione portata avanti da chi mi ha preceduto, ora dobbiamo puntare a far crescere i ricavi, anche attraverso lo stadio. Bisogna costruire una squadra competitiva, senza chiedere altri soldi agli azionisti, ricominciando a vincere lo scudetto e poi a competere per la Champions».

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